Salvini sui campi rom: “li raderei al suolo”. Divampa la polemica

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Il leader della Lega Nord è deciso: “cosa farei io al posto di Alfano e Renzi? Con un preavviso di sfratto di sei mesi, raderei al suolo i campi rom”

E’ durissimo con i rom Matteo Salvini, leader indiscusso della Lega Nord, sempre più vicino alle posizioni xenofobe del Fronte Nazionale francese di Le Pen. L’europarlamentare afferma: “con un preavviso di sfratto di sei mesi, raderei al suolo i campi rom”, e divampa la polemica con fiumi e fiumi di parole. Per il Vaticano. “sono posizioni estreme, assurde, come quelli che dicono ‘I musulmani? Li ammazzerei tutti’ o ‘I migranti? Vadano tutti a casa loro'”, ha commentato il cardinale Antonio Maria Vegliò, responsabile della questione migranti della Santa Sede. “Salvini lo fa per scopi elettorali – ha aggiunto – sa che quando dice queste cose la percentuale del suo partito aumenta”. La presidente della Camera, Laura Boldrini, ha definito le parole del politico “inquietanti”. Pur ritenendo necessaria un’alternativa ai campi rom, a suo giudizio ci si arriverà “non certo annientando chi ci abita”. Rimbalza la questione il Movimento 5 Stelle: “è proprio la Lega ad averli finanziati”. Un concetto deve essere chiaro: tutti coloro che abitano sul suolo italiano devono rispettare le regole e devono avere diritti e doveri. Sta di fatto che, le parole di Salvini parlano “alla pancia della gente”, creano consenso su di lui ma la realtà è diversa e delle domande a tutti gli interessati vanno posti:

1) Chi ha permesso la ghettizzazione dei rom e quindi la costruzione di campi fatiscenti?

2) Qual’è l’alternativa ai campi? Quale risposte diamo ai bisognosi in generale?

3) I rom, cosi come gli italiani, che delinquono, che pene hanno?

4) Quali sono gli atti del Vaticano e politica per evitare certi scempi?

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