Tenerezza nel sentire parlare la signora Grazia, che ha dedicato quasi tutta la propria vita alla cura delle sue cinque sorelle e del fratello. A causa di ciò, Grazia ha deciso sposarsi tardi, esattamente all’età di 56 anni, con Fortunato, uomo nobile d’animo, già vedovo, ma il destino li ha separati dopo soli quattro anni a causa della sua morte. I due non hanno avuto figli, ma Grazia è stata comunque circondata dall’ affetto dei suoi nipoti e pronipoti che l’hanno sempre sostenuta anche in seguito alla perdita di tutti i suoi familiari più vicini.
Nonostante una vita di sacrifici, Grazia è riuscita sempre a tenere uniti tutti i suoi cari e con la giusta dose di tenacia e di amore ha saputo tramandare alle generazioni future un messaggio di forte unione familiare. In particolare Grazia ha instaurato un rapporto splendido con la nipote Lucia Sciotto, dedicandosi di conseguenza alla crescita delle sue quattro figlie: Francesca, Pina, Maria e Daniela De Gaetano, le quali a loro volta hanno avuto ognuna due figlie, Giusy, Joe, Luana, Veronica, Giuseppe, Antonio, Simone e Ylenia, che Grazia fino ad oggi continua ad accudire come una nonna. In particolare le prime due figlie, Giusy e Joe, hanno anche regalato a Grazia la stupenda emozione di conoscere la quinta generazione della famiglia con la nascita dei piccoli Giorgia, Alessandro e Mia. Un po’ tutti i convenuti hanno ricordato che personaggi come la “zia Grazia” sono ricchezze di narrazione, di cultura e di saggezza. “Sono come una biblioteca, bisogna fare di più per loro; una volta defunti, le biblioteche si chiudono e non ci sarà più nessuno a narrare la nostra storia. Zia Grazia è davvero una grande donna”.
Alla cerimonia è stato presente anche il sindaco di Milazzo Carmelo Pino che ha omaggiato Grazia con una medaglia-ricordo.