La Pasqua a Caulonia, un piccolo paese della Calabria Jonica: il rito de “La Svelata”
Si rinnova anche quest’anno l’antica tradizione che vede i cauloniesi (gli abitanti di Caulonia, un piccolo e suggestivo comune della provincia di Reggio Calabria) riunirsi nella piazza principale del paese, piazza Mese, per assistere a quella che si colloca come l’ultima celebrazione della Settimana Santa, la Resurrezione di Cristo. Viene chiamata “La Svelata” e avviene la domenica di Pasqua, dopo la messa delle 11.00 nella Chiesa Matrice. È una delle più rappresentative tradizioni di Caulonia, sede dell’annuale Kaulonia Tarantella Festival di fine agosto, un momento che ripropone ai paesani e ai tanti visitatori che ogni anno si recano in questo borgo la storia della Resurrezione di Gesù. Ha inizio alle 12.00 circa, quando la statua del Cristo Risorto esce dalla chiesa e viene collocata al centro della piazza: è a questo punto che la statua di San Giovanni, trasportata anch’essa dai fedeli, si prostra dinnanzi a Cristo; in seguito, la si fa camminare lentamente verso un vicolo vicino dove si trova la statua della Vergine Addolorata. Il cammino di San Giovanni verso la Madonna, dopo aver incontrato Cristo, suggella il momento in cui il Santo si reca a dire alla madre di Gesù che suo figlio è risorto; ma la Madonna non ci crede, così San Giovanni torna dal Cristo, che gli ripropone di trasmettere alla Madre che è vivo. Dopo essersi nuovamente chinata, la statua di San Giovanni viene fatta muovere un po’ più velocemente rispetto alla prima volta, sempre diretta nel vicolo dove si trova la Madonna; ritorna una terza volta di fronte a Gesù, ancora senza la Madre, dolorante e incredula di fronte a questa notizia. Così, dopo il terzo inchino, San Giovanni viene fatto letteralmente correre verso la Madonna per un ultimo tentativo. Finalmente dal vicolo appare la statua di San Giovanni, accompagnata da quella della Vergine Addolorata, coperta da un manto nero. Avanzano entrambe, lentamente, verso il Cristo Risorto, ed in prossimità della statua, San Giovanni si fa da parte, così la Madonna ed il Cristo si trovano uno dinnanzi all’altra: improvvisamente il mantello nero che prima ricopriva il corpo della Madonna viene fatto cadere, lasciando spazio ad un manto azzurro. La banda del paese incomincia a suonare melodie festose, e le tre statue vengono fatte sfilare per le vie del paese.
È una rappresentazione, quella de “La Svelata”, molto sentita in questo piccolo comune della Calabria Jonica, che fa parte di una più ampia “liturgia” che ha luogo in varie parti della Regione in maniera differente. Dalla domenica delle Palme, infatti, sono tanti gli appuntamenti a cui i cauloniesi partecipano: la Via Crucis è sicuramente uno dei più significativi, insieme a quello del “Caracolo”, una processione (di origine spagnola) che si svolge dalle ore 18.00 del sabato prima di Pasqua, e che coinvolge le statue della Chiesa del S.S Rosario, l’EcceHomo, la Vergine Addolorata, il San Giovanni, il Cristo Morto, e le quattro statue della Chiesa dell’Immacolata, il Cristo all’Orto, il Cristo alla Colonna, il Cristo carico della Croce ed il Crocefisso. Queste statue, che rappresentano ciascuna le “tappe” della Passione di Cristo, vengono fatte sfilare lentamente per le vie del paese, per poi farle incontrare nella piazza Mese e dare via alla classica processione a zig-zag, il cosiddetto “Caracolo”.
Questa è solo una testimonianza di ciò che in Calabria avviene ancora durante le feste di Pasqua: simboli, tradizioni, fede a cui non si vuole rinunciare per niente e nessuno.