Bambini vittime di incidenti stradali: il decalogo dell’Oms per prevenirli

StrettoWeb

Circa 186.300 bambini e ragazzi minorenni ogni anno muoiono sull’asfalto. L’Oms ha trasmesso un decalogo per prevenire gli incidenti stradali

giornata-mondiale-vittime-strada2Un vero e proprio allarme lanciato dall’Oms (Organizzazione mondiale della sanità): 186.300, all’incirca, sono i bambini ed i ragazzi minorenni che ogni anno perdono la vita in un incidente stradale, oltre 500 al giorno. Troppo spesso, purtroppo, si trasmettono notizie di morti sull’asfalto, e anche la Calabria e la Sicilia non sono esenti da questi dati, divenuti ormai tragici negli ultimi tempi.

Secondo l’Oms la percentuale delle morti dei più giovani sale nei Paesi in via di sviluppo, dove è tre volte più alta rispetto a quelli industrializzati.

Tragedie su tragedie che l’asfalto conosce bene, ma che non si possono e non si vogliono più affrontare; proprio per questo, sono stati individuati dieci modi per proteggere i più piccoli. Si parla della campagna denominata #savekidslives: innanzitutto bisogna controllare la velocità; essenziale, poi, ridurre l’alcool soprattutto quando si deve guidare; l’uso dei seggiolini e delle cinture di sicurezza per i bambini, è inutile dirlo, aiuta a proteggerli e a prevenire conseguenze indesiderate; importante è anche migliorare la visibilità del bambino quando è su strada, tramite giubbotti catarifrangenti, abiti bianchi o colorati, o mettendo più personale (vigili urbani e quant’altro) negli attraversamenti stradali; tasto dolente, soprattutto al Sud Italia: migliorare le infrastrutture stradali, inserendo rotonde, semafori, dossi, corse riservate ai perdoni e ai ciclisti, zone pedonali e tutto quello che serve a proteggere le persone. Il decalogo dell’Oms continua a puntare l’attenzione anche sul miglioramento della sicurezza dei veicoli, grazie, ad esempio, a dei sistemi di monitoraggio del tasso alcolico; considerato, poi, che in alcuni Paesi i ragazzi guidano dall’età di 15 anni, potrebbe servire, al fine di favorire la loro guida, la presenza di un adulto responsabile per un determinato periodo di tempo, come anche ridurre la guida negli orari notturni e, soprattutto, l’uso di telefoni cellulari mentre si è al volante. Il decalogo si conclude con due punti non meno importanti degli altri: migliorare le cure per i piccoli vittime di incidenti e supervisionare i bambini quando sono per strada.

Il decalogo suddetto non è stato trasmesso a caso: infatti, è in corso in questi giorni la settimana mondiale per la sicurezza stradale indetta proprio dall’Oms, che ha lanciato la “Child safety road declaration”, una dichiarazione per la tutela della sicurezza dei bambini in strada, di cui è disponibile anche il testo in lingua italiana. È possibile firmare tale dichiarazione sul sito www.savekidslives2015.org.

 

Condividi