“Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha incontrato a Roma l’ingegnere Eugenio Finocchiaro per parlare della “strada della morte”
Nel corso dell’incontro, avvenuto tra le 10:30 e le 12:15 di martedì 26 maggio, è stato affrontato ogni aspetto relativo all’iter procedurale del 3° Megalotto della S.S.106 ed alla fine il Presidente della Nostra Associazione ha voluto donare all’Ing. Finocchiaro una copia del libro “Chi è Stato? – un racconto inchiesta sulla strada Statale 106”, ovvero il primo libro sulla famigerata “strada della morte” con la dedica “All’Ing. Finocchiaro con la speranza che questo libro possa far cancellare ogni valutazione politica-economica o di altra natura per far prevalere il buon senso e soprattutto la memoria delle vittime della S.S.106 in Calabria che deve essere onorata nel rispetto assoluto delle Famiglie e dell’interesse generale del Paese”.
«Il confronto serio e pacato avuto – dichiara Fabio Pugliese – con l’Ingegnere Finocchiaro mi ha aiutato a capire ancora meglio le difficoltà relative all’approvazione del progetto del 3° Megalotto della S.S.106 in Calabria che sono, è bene sottolinearlo chiaramente, tutte solo e soltanto di natura politica perché di tecnico non c’è nulla da eccepire ad una opera importante e ben realizzata anche grazie al contributo dei Ministeri, dei sindaci e della Regione Calabria».
«Rispetto a ciò – afferma Pugliese – se vogliamo veramente questa opera dobbiamo dimostrarlo tutti con i fatti ed assumendoci ognuno le proprie responsabilità: la Regione Calabria (maggioranza ed opposizione), lo ha già fatto con un ordine del giorno congiunto in cui chiede al Governo l’avvio urgente dei lavori (22 aprile 2015) ed è un fatto; i Sindaci dell’alto jonio possono approvare una delibera che ha lo stesso valore formale dell’ordine del giorno di Regione Calabria ed affida alla richiesta di avvio urgente dei lavori un significato ancora più forte perché proviene, appunto, dai territori interessati; i parlamentari calabresi possono lavorare per esercitare le giuste pressioni che sono necessarie affinché l’opera sia avviata al più presto».
«Se ciò accadrà – conclude Pugliese – e, quindi, si andrà a delineare un quadro formale e per iscritto di quelle che sono le volontà di tutti gli attori che possono e debbono convergere sulla necessità che i lavori partano al più presto e, quindi, che l’opera sia approvata mediante una delibera già al prossimo CIPE; bene solo se ciò accadrà ed accadrà adesso, riusciremo ad ottenere ciò che vogliamo. Ovviamente, la Nostra Associazione ci spera, ovviamente noi abbiamo fatto il possibile affinché ciò accadesse! È tutto scritto, è tutto evidente…».