E’ quanto ha detto il presidente della Regione, Mario Oliverio, intervenendo su un “caso” drammatico verificatosi il 14 aprile scorso. Una ragazzina della presunta età di 12 anni, durante un naufragio avvenuto nel corso di uno sbarco di stranieri clandestini sulle coste calabresi, ha perso entrambi i genitori, un fratello ed una sorella ed è rimasta orfana e sola, assolutamente sola, senza alcun parente, in una terra straniera.
La ragazzina, al momento, è stata affidata dalla Procura dei Minori di Reggio Calabria al Servizio Sociale di Melito Porto Salvo che ha provveduto, a sua volta, a collocarla presso la Comunità “Papa Giovanni XXIII” di Reggio Calabria.
Il 30 aprile scorso il Tribunale dei Minori della città dello Stretto ha dichiarato adottabile la bambina, ha provveduto a nominarle un tutore provvisorio e, nell’ambito della procedura adottiva, sta svolgendo un’intensa attività di ricerca tra le coppie che hanno già fatto domanda di adozione per l’abbinamento con la minore.
“Di fronte a questa terribile tragedia umana –ha proseguito il Governatore della Calabria- sono sicuro che, anche questa volta, i calabresi e tutti gli italiani sapranno mostrare al mondo intero il senso di solidarietà e di ospitalità che ha sempre contraddistinto la storia e la cultura del nostro popolo. Questa bambina ha urgente bisogno di essere adottata, accolta e amata come una figlia. Per questo motivo mi permetto di rivolgere un appello accorato a quanti hanno la possibilità ed il desiderio di accoglierla nella propria vita e nella propria famiglia. Il trascorrere del tempo, a volte, può causare danni irreparabili. Bisogna, pertanto, fare in fretta”.
“Sono certo –ha concluso Oliverio- che anche questa volta il gran cuore dei calabresi e degli italiani non deluderà le nostre attese”.
Dal tribunale per i minorenni di Reggio Calabria fanno sapere, intanto, che le coppie che hanno presentato domanda possono segnalare la loro eventuale disponibilità allo stesso Tribunale per l’adozione di questa minore ed anche di altri giovani minori stranieri non accompagnati che si trovano nelle strutture di ospitalità della provincia di Reggio Calabria.
Foto d’archivio