Mimmo Tallini (Gruppo Misto) denuncia l’invalidità del bando per l’incarico dei tre direttori generali esterni
Aggiunge Tallini: “Pubblicare il bando senza che a monte vi sia una delibera definita in tutti gli aspetti, è la riprova che siamo dinanzi ad una mini Giunta di dilettanti allo sbaraglio. Se qualcuno s’illudeva che vanno lenti perché intendono fare ogni passo senza commettere errori, proprio queste sviste eclatanti dimostrano che non c’è alcuna strategia politica che ispira chi ha vinto le elezioni il 23 novembre. Qui c’è solo l’obiettivo di governare la Regione senza che nessuno li disturbi. E quel che è peggio, è che ogni atto che assumono o tende a far concorrenza alle imprese funebri o è tecnicamente sballato”. Conclude il consigliere regionale d’opposizione: “Chi non ricorda cosa asseriva il presidente Oliverio appena insediato? Diceva: nomineremo i direttori generali tutti dall’interno, per valorizzare il merito ed effettuare un risparmio di spesa. Mi sono sgolato e ho più volte – contribuendo fin dall’inizio a far evitare altri orrori amministrativi quando si volevano indicare i direttori generali senza avviso pubblico – insistito perché si rispettassero le leggi vigenti e le procedure amministrative. Oggi prendiamo atto, alla faccia della coerenza, che per i tre incarichi che si vogliono assegnare si ricorre all’esterno, sostenendo che all’interno della Regione non vi sono professionalità idonee. Tutto ciò, non senza paradossi, perché se i nomi che la stampa già riferisce (il prof Viscomi e gli avvocati Apicella e Fatarella) dovessero essere i nomi di coloro che effettivamente ricopriranno gli incarichi di direttore generale, ci troveremmo dinanzi ad una vera e propria presa in giro delle norme e dei calabresi”.