Calabria: soppressata taroccata negli Usa meglio dell’originale, male per le economie calabresi

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La Calabria non potrà avvantaggiarsi di questa nuova tendenza alimentare, la soppressata taroccata più venduta di quella calabrese

Con il venir meno delle restrizioni sarà piu’ facile esportare salami, pancette, culatello e coppe in Usa dove sul mercato prevalgono le imitazioni dei salumi e prima fra queste la soppressata calabrese. “Drammaticamente – afferma Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – la Calabria non potrà avvantaggiarsi nell’export dopo l’annuncio del Ministero della Salute sul fatto che le Autorità statunitensi hanno finalmente rimosso una serie di misure che limitavano fortemente l’export dei prodotti a base di carne cruda, operanti dal settembre del 2013. Infatti, come abbiamo denunciato più volte la Calabria non è territorio dichiarato ufficialmente indenne dalla vescicolare suina e quindi continuerà a subire le restrizioni di “regione canaglia”. Oltre al danno la beffa – commenta Molinaro – la nostra soppressata (vedi foto) ed i nostri salumi DOP sono i più imitati e noi non possiamo esportare!!!”

“Una filiera storica, conosciuta e apprezzata nel mondo, con ben quattro DOP, subisce forti limitazioni a causa di ritardi burocrati ed inefficienze varie che non consentono l’eradicazione delle epizozie”. “Il superamento del blocco ci poteva consentire – continua – di aumentare le esportazioni anche grazie al tasso di cambio favorevole che sta facendo impennare le esportazioni negli Usa a ritmi crescenti. Per l’irresponsabilità di pochi, tra l’altroben individuati, da anni sta pagando e continuerà a pagare la Calabria con il rischio che dei nostri veri e autentici salumi resteranno nel mondo solo le foto. Ribadiamo e reiteriamo l’urgenza affinchè il Presidente Oliverio e il Commissario Scura intervengano con determinazione”.

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