Si è riunita a Condofuri l’Associazione dei Comuni dell’Area Grecanica che ha redatto una nota indirizzata al Presidente attuale del GAL Area Grecanica
“Ad oggi, invero, la società si trova ad essere gestita esclusivamente dai privati, come, peraltro, di fatto avviene ormai da diversi anni, dapprima per i tanti scioglimenti per infiltrazioni mafiose dei Consigli Comunali nell’Area, poi per espressa e/o tacita, manifesta e/o meno manifesta volontà di un privato sociale che intende la rappresentanza politico-istituzionale quasi come una “palla al piede” e niente più!!!” – continuano ancora nella stessa nota i Sindaci, che aggiungono con determinazione: “non possiamo permetterci, proprio in un momento storico così importante, con alle porte la nuova programmazione comunitaria e la costituenda Città Metropolitana, per non parlare anche di un quadro normativo che impone agli Enti locali addirittura di abbandonare qualsivoglia partecipazione azionaria (salvo motivatissime ragioni a carattere esclusivamente pubblico!), di “delegare in bianco” ed in esclusiva a chicchessia la definizione delle strategie di sviluppo locale dell’Area Grecanica per i prossimi anni”.
“Pertanto, la determinazione ormai condivisa dall’Associazione dei Comuni dell’Area Grecanica è quella anzidetta, anche se con la presente non si vuole perdere l’ultima occasione, forse addirittura fuori tempo massimo, per cercare ancora di ripristinare un minimo di agibilità societaria nell’interesse esclusivo del territorio ed in vista dell’imminente scadenza di alcuni bandi e/o di programmazioni importanti (vedi Paleariza 2015), portando l’ennesima proposta sui nuovi assetti societari, a dimostrazione, qualora ce ne fosse ulteriore bisogno, di come i Sindaci non stanno in alcun modo facendo una battaglia per l’ “occupazione di posti”.
“Una proposta, sempre in linea con quanto fin qui manifestato nel segno di una necessaria discontinuità (di metodo e di merito) riguardo le scelte apicali all’interno del C.d.A., tanto da poter condividere, si spera finalmente stavolta anche con la parte privata, una Presidenza di alto profilo, super partes, quindi anche da potersi scegliere fuori dai contesti istituzionali e/o associativi attualmente detentori di quote all’interno della società GAL”. “Una figura di tal profilo, affiancata da altri componenti numericamente alla pari tra pubblico e privato, riporterebbe serenità all’interno di tutta l’Assemblea dei Soci e di un C.d.A., che finalmente sarebbe veramente rappresentativo dell’intera compagine societaria (pubblico compreso!!!) e, quindi, avrebbe tutte le carte in regola per lavorare in sinergia ed in maniera proficua nell’interesse di tutti” – così chiosa in ultimo la nota.