Due uomini si sono costituiti per l’uccisione di Vituccia Pasceri, la donna che all’età di 68 anni era stata investita ieri all’alba
Per ricostruito la vicenda i carabinieri hanno acquisito tutti i video delle telecamere dei sistemi di video sorveglianza degli esercizi commerciali e di abitazioni presenti lungo tutto l’itinerario urbano ed extraurbano che dal capoluogo giunge fino al comune di Ionadi. La lunga opera di ricostruzione con il passare del tempo ha consentito agli uomini dell’Arma di ricostruire la dinamica dell’incidente: alle 4.50 circa una Ford Focus vecchio tipo ha colpito in pieno la donna sbalzandola in aria ma proseguendo la sua corsa in direzione del comune di Ionadi.
Pochi minuti dopo un altro mezzo, il conducente di un Fiat Ducato di colore bianco, verosimilmente a causa della nebbia, probabilmente non si è accorto del corpo esanime della donna riverso al centro della carreggiata e lo ha colpito in pieno con i pneumatici. Il Ducato, dopo aver sbandato per l’urto e aver compiuto circa 150 metri ha innestato la retromarcia ed è tornato sul punto d’impatto. L’autista del mezzo, scorgendo dal finestrino un corpo umano, ha poi innestato la marcia e proseguito nuovamente la sua corsa. Mentre i controlli dei carabinieri si facevano orami sempre più serrati, si è spontaneamente presentato al palazzo di giustizia un primo uomo, F.M., 30 anni, originario di Briatico e addetto alle consegne di un panificio di Vibo Valentia.
Qualche ora più tardi si è presentato in caserma il secondo uomo, L.L.B., fruttivendolo 44enne di Vibo Valentia. Alla presenza del legale di fiducia anche lui ha raccontato che mentre si recava a lavoro a bordo della sua Ford Focus ad un tratto aveva avvertito un forte urto e si era accorto di aver colpito qualcosa ma, a suo dire, forse anche a causa della nebbia, non riusciva a capire cosa. Successivamente, la vista dei controlli dei carabinieri e i racconti della gente che raccontava di questo drammatico incidente lo inducevano a contattare il proprio legale di fiducia e ad andare in caserma. Sulla Ford Focus di sua proprietà sono visibili i segni evidenti dell’impatto (parabrezza parzialmente rotto, fanalino anteriore sinistro in frantumi, portante sinistro lesionato) perfettamente compatibili con la ricostruzione operata nel corso dei rilievi. Entrambi i mezzi sono stati posti in sequestro per gli ulteriori rilievi.