A Forte Cavalli la commemorazione nel Centenario della Prima Guerra Mondiale
Il presidente dell’Assemblea Regionale, alla presenza di numerose autorità e di una folto pubblico, ha deposto una corona di alloro ai piedi del Monumento ai Caduti posto nella Piazza d’Armi della Fortezza umbertina, accompagnato dalle note del “Piave” e del “Silenzio d’ordinanza”.
I lavori sono iniziati coi i saluti del dott. Michele Cerami, Direttore del Centro Studi e Documentazione “Forte Cavalli” e del prof. Vincenzo Caruso, Direttore del Museo e Presidente dell’Associazione “Comunità Zancle – ONLUS”, concessionaria del Forte, hanno presentato il proprio contributo alla Conferenza “Per ricordare. Per non dimenticare”.
Significativi i tre interventi, a seguire, del prof. Giulio Santoro che ha illustrato la tipologia dei sottomarini germanici e il tipo di offesa che hanno portato nello Stretto con i loro siluri, i cannoni da superficie e la deposizione di mine sulle rotte di navigazione; del prof. Santi Fedele, docente dell’Università di Messina che, dopo aver portato i saluti del Rettore, ha non solo ricordato brevemente la figura di Giacomo Matteotti, soldato in servizio nel 4° Reggimento Artiglieria da Fortezza presso i Forti messinesi con una prolungata presenza a Forte Cavalli, ma si è soffermato su una puntuale rilettura pedagogica della Grande Guerra, nei suoi risvolti e nelle sue ricadute politiche e sociali;
Al termine dell’incontro, l’on. Ardizzone, il Vice Prefetto dott.ssa Ruggeri e il Comandante del 5° Reggimento “Aosta”, col. Benito Anastasio, hanno tagliato il nastro inaugurale della Mostra “La Grande Guerra a Messina”, allestita in una nuova sala del Museo dove, in maniera permanente, è stato messo a disposizione di quanti hanno perso i propri cari al fronte, l’elenco dei 1400 messinesi dispersi nel 1915-18, che è stato curato da Guglielmo Panebianco.