Significa forse che se un italiano non ha l’acqua calda in casa, non possiamo darla ad un rifugiato e per giunta gratis? Che se oggi un italiano non ha da mangiare, non è lecito dar da mangiare ad un poveretto, se questi è straniero?
E se la riposta è si, lo stesso varrà allora per i vestiti e così per tutto il resto. In termini pratici, un eritreo non può valere quanto un padano, pardon, un italiano.
Questa è una aberrante scuola di pensiero che, nella storia, ha prodotto immani catastrofi.
Basti solo ricordare che qualcosa di simile la pensavano pure i nazisti: durante la loro ritirata, se un soldato tedesco veniva ucciso, loro uccidevano 10 italiani.