Lega Pro, dal prossimo anno cambia tutto: autentica rivoluzione per iscrizioni, rose e penalizzazioni

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La Lega Pro ha stabilito alcuni criteri molto importanti per l’iscrizione al prossimo campionato professionistico: basta penalizzazioni che possano falsare i tornei, fidejussione più bassa e largo ai giovani

Dalla prossima stagione le squadre di Lega Pro dovranno tesserare massimo 24 giocatori professionisti, di cui otto Under 21: e’ una delle novita’ annunciata oggi a Firenze dal vicepresidente della Lega Pro Archimede Pitrolo dopo la riunione di Lega. “I club potranno anche decidere di non inserire giovani nelle loro rose, in tal caso non prenderanno pero’ contributi – ha aggiunto PitroloPer prenderli dovranno inserirne almeno cinque, anche se l’Aic avrebbe voluto rose con 26 professionisti e appena quattro giovani“. Altra novita’ riguarda i requisiti per l’iscrizione ai prossimi campionati: la fideiussione da 600.000 euro sara’ ridotta a 400.000, mentre i restanti 200mila li versera’ la stessa Lega. Inoltre la fidejussione sara’ ridotta di ulteriori 100.00 se l’ammontare degli stipendi non superera’ il milione di euro complessivo, di 50.000 se sara’ tra 1 e 2 milioni. Le società con un monte ingaggi più basso, quindi, dovranno versare 300.000 euro per l’iscrizione, esattamente la metà rispetto all’ultima stagione.
Verra’ poi ripetuta l’iniziativa del canale tematico dato il successo (24 milioni di contatti ad ora), quanto alla distribuzione dei contributi della Legge Melandri sara’ l’assemblea, a fine agosto e quindi a organici definiti, a stabilirne i criteri.  Fra gli obiettivi evitare che le penalizzazioni ‘falsino’ i campionati e su cio’ e’ gia’ stato coinvolto anche il Coni.

Intanto le società della Lega Pro sono sempre più divise

Acque sempre piu’ agitate dentro la Lega Pro: 31 dei 60 club si sono autoconvocati per cercare una soluzione per risolvere quella che il presidente del Prato Paolo Toccafondo definisce “una situazione sempre piu’ critica sotto il profilo politico, sportivo e soprattutto economico“. Nella stessa sede fiorentina della ex Serie C, si sono riuniti i vicepresidenti Archimede Pitrolo e Antonio Rizzo e il consiglio direttivo per presentare la gestione della fase finale degli attuali campionati e la programmazione sportivo-organizzativa della prossima stagione, che prevede fra le altre cose la modifica dei requisiti richiesti per le iscrizioni (sara’ abbassata la fidejussione da 600.000 a 400.000 euro) e della composizione degli organici che dovranno essere composti da 24 professionisti di cui 8 Under 21. La Lega Pro e’ alle prese con un bilancio non ancora approvato, un presidente, Mario Macalli, squalificato per 6 mesi per la vicenda Pergocrema e un direttore generale, Francesco Ghirelli, prima licenziato e ora reintegrato dal Tribunale del Lavoro di Firenze. “Se non interveniamo rischiamo di scomparire“, e’ l’allarme lanciato da Toccafondi e dal patron del Messina Pietro Lo Monaco, che aggiungono: “Serve una presa di coscienza seria“. Nella riunione di stamani (cui hanno partecipato 31 club, come ha specificato Toccafondi, 17 invece secondo la lista diffusa durante la conferenza stampa di Pitrolo e Rizzo) e’ stato stilato un documento con un’analisi dello stato economico e sportivo della Lega Pro e una serie di idee, non escludendo un futuro coinvolgimento del Coni e l’ipotesi di costituirsi parte in causa contro l’attuale ‘governance’ della Lega Pro.

Immediata la replica di Pitrolo e Rizzo:  “siamo contenti di questo momento che stiamo vivendo come Lega Pro anche se a molti sembrera’ tribolato. Spaccatura all’interno? Ritengo l’opposizione o la contestazione una cosa positiva perche’ vuol dire che in Lega c’e’ dialettica, dibattito e direi che questa contrapposizione di idee e’ foriera di miglioramento delle situazioni. La contestazione quando e’ fatta per capitoli e temi specifici, su capitoli di politica sportiva, e’ da accettare e da discutere e vanno ascoltati tutti anche chi e’ contrario alla politica della Lega. Quando diventa strumentale puo’ dare fastidio. Io personalmente sono stato oggetto di attacchi. Di fronte a certe cose sono disponibile al confronto se parliamo di cose reali“. “Non esiste una vita associativa senza il fermento delle opposizioni.-ha aggiunto l’altro vicepresidente della Lega Pro Antonio RizzoQuest’ultime servono a rinforzare le scelte delle maggioranze, per inquadrare meglio i problemi e risolverli. Il 15 dicembre scorso abbiamo avuto un’assemblea dove secondo noi le scelte delle societa’ sono state operate su basi pretestuose. Si e’ bocciato il bilancio senza specificare quali poste del bilancio fossero false, o comunque non vere. I bilanci o sono veri o sono falsi. Noi come consiglio direttivo siamo convinti di aver formulato un bilancio corretto ed il tribunale ha stabilito che il nostro bilancio era fatto in maniera competente e si e’ specificato nella sentenza dello stesso tribunale che la governance della Lega Pro non si sfiducia bocciando il bilancio. Il collegio di garanzia del Coni, supremo ordine competente in questo, ha stabilito la correttezza della formulazione del nostro bilancio. Su questo noi siamo molto fermi. Vediamo di buon ordine qualsiasi attivita’ delle nostre societa’ che non strumentalmente fanno azioni per migliorare la Lega Pro“. Il vicepresidente Pitriolo ha anche parlato della squalifica in seguito al caso Pergocrema dell’attuale numero uno della Lega Pro Mario Macalli. “Il presidente Macalli ha accettato il verdetto di inibizione del tribunale federale– ha specificato PitrioloE’ un fatto personale che non riguarda la Lega” le parole di Rizzo che ha anche parlato della sentenza del tribunale di Firenze che ha stabilito la settimana scorsa il reintegro nel ruolo di direttore generale della Lega Pro di Francesco Ghirelli. “Il consiglio direttivo della Lega Pro lo scorso settembre ha ritenuto che il rapporto fra il consiglio direttivo della Lega Pro stessa ed il direttore generale di allora, Francesco Ghirelli, fosse irrimediabilmente compromesso ed ha provveduto al suo licenziamento. Il direttore generale Ghirelli ha ritenuto di far intervenire il tribunale ed alla fase del primo grado quest’ultimo ha ritenuto che sulla base delle carte che aveva in quel momento ha stabilito che il suo licenziamento fosse ritorsivo. Noi riteniamo che nei tempi previsti dallo statuto il consiglio direttivo verra’ convocato da noi vicepresidenti e prenderemo le dovute decisioni conseguenti a questa prima decisione del tribunale di Firenze. L’assemblea dovrebbe essere convocata entro questa settimana o al massimo nella prossima“.

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