Decisivo l’emendamento in finanziaria ed il contributo di Sciliberto e Di Salvo
La Confcommercio di Messina ha ottenuto il ripristino del canone ricognitorio per le aziende che si occupano di acquacoltura, maricoltura e degli impianti di molluschicoltura. In buona sostanza, grazie al lavoro preparatorio svolto dai rappresentati Salvatore Sciliberto e Francesco Di Salvo, è stato approvato un emendamento alla «legge finanziaria» della Regione Sicilia che prevede l’estensione del canone ricognitorio a tutte le aziende, indipendentemente dalla natura giuridica. L’emendamento, che porta la firma del deputato del Pd, Franco Rinaldi, restituisce respiro alle aziende che operano a Messina, soprattutto nella zona di Ganzirri, le quali si sono viste sensibilmente ridurre l’applicazione del canone, riportato ai livelli del 2006 (a quota 0,1 euro per metro quadrato), contro la cifra improponibile richiesta, ovvero di 1 euro.
«In buona sostanza – ha spiegato Giovanni Arena, titolare di una delle aziende penalizzate – il canone annuo era passato da 12 a 47mila euro. «Con queste somme – ha argomentato Sciliberto – le aziende che operano ai laghi di Ganzirri sarebbero state costrette alla chiusura. Siamo soddisfatti per il successo ottenuto dalla Confcommercio di Messina, i cui benefici si estenderanno a tutta la Sicilia, dove vi sono numerosissime aziende che rischiavano di interrompere l`attività produttiva».