Messina, la Commissione Sanità approva la fusione fra Irccs e Piemonte: è polemica

StrettoWeb

Cinque Stelle scatenati: “non votiamo a scatola chiusa”. Picciolo: “stiamo resuscitando un malato agonizzante”

La VI Commissione dell’Ars, presieduta dall’on. Giuseppe Digiacomo, ha approvato ieri il ddl illustrato dall’assessore Borsellino, quello all’interno del quale vengono decise le sorti dell’Ospedale Piemonte.

Santi Formica (FI), primo firmatario dell’atto, ha gioito per il risultato raggiunto, evidenziandone i benefici per l’utenza: con le nuove disposizioni verranno infatti mantenuti i posti letto per acuti assegnati nel Piano sanitario regionale ed il Pronto soccorso resterà in funzione. Gli fa eco Beppe Picciolo, leader dei Dr: “abbiamo resuscitato un malato agonizzate” ha detto il parlamentare regionale, ricordando ai critici il rischio dello smantellamento imminente. Certo, ha aggiunto poi Picciolo, “un altro tentativo dobbiamo farlo per il punto nascita“, eccellenza del nosocomio di viale Europa, ma intanto il risultato viene incassato con un sorriso. Stessi toni per Vincenzo Garofalo (AP), che parla di straordinaria opportunità per un rilancio strutturale e tecnologico in grado di dare un apporto scientifico e sanitario in linea con “la tradizione medica a fronte di una offerta assistenziale che avrà visioni e prospettive nazionali e internazionali“. La fusione, ha proseguito l’ex candidato sindaco del centrodestra, “consentirà non solo il mantenimento dell’occupazione attuale ma addirittura il raddoppio dei posti di lavoro solo per il Piemonte. Il finanziamento previsto, di oltre i 12 milioni di euro, consentirà di aprire i cantieri  per la ricostruzione del più moderno complesso sanitario della Sicilia. Aspetto non trascurabile della vicenda è che i nostri giovani potranno fare ricerca e formazione, insite nella missione dell’IRCCS”.

Di diverso avviso la Cinque Stelle Valentina Zafarana, che ha accusato l’Amministrazione regionale di voler depotenziare la struttura. Il nuovo nosocomio, a suo avviso, “non potrà garantire le emergenze e gli interventi tipici del pronto soccorso, ma si limiterà ad alcune prestazioni, che allo stato attuale non è dato neanche di conoscere, visto che l’assessore Borsellino è stata evasiva. Ci chiediamo come si possa votare un disegno di legge a scatola chiusa“. Un pensiero condiviso dall’ex CMdB Nina Lo Presti, che parla di un’Opa lanciata su Messina: “A chi giova la fusione Piemonte – Neurolesi?  Al primo per migliorare le proprie prestazioni o al secondo per utilizzare risorse pubbliche per coronare il sogno di sempre?” ha chiesto la consigliera comunale con malizia.

Condividi