L’artista, senza Le Storie Tese, porta in scena Figaro in città
Sarà un Elio di… “qualità” quello che calcherà il palcoscenico del Teatro Vittorio Emanuele il 22 e 23 maggio. In uno spettacolo che vedrà il cantante esibirsi nella versione cameristica del capolavoro di Gioacchino Rossini. Elio, per una volta orfano del suo gruppo delle “Storie Tese”, punta con questo classico dell’Opera a far avvicinare i giovani al Teatro.
«Il nostro obiettivo dichiarato – ha affermato – è quello di rendere l’opera lirica accattivante e apprezzabile anche per il pubblico più giovane». Lo spettacolo “Figaro il barbiere” è un libero racconto ideato da Roberto Fabbriciani, con musiche tratte da “Il barbiere di Siviglia”, che lo stesso Fabbriciani ha cucito addosso a Elio.
Alla musica di Rossini, nella riduzione originale dell’epoca, si unisce poi un narratore che, dialogando con il pubblico, racconta i momenti salienti e ne introduce i personaggi. Sul palco, con Elio, Roberto Fabbriciani al flauto, Fabio Battistelli al clarinetto e Massimiliano Damerini al pianoforte.
Per Elio la passione per lirica ha radici lontane, diplomato al conservatorio “Verdi” di Milano, ha già conquistato gli scettici nella sua performance di Figaro in un Sanremo di qualche anno fa, quando ha ricevuto numerosi consensi da parte del pubblico e della critica.