Messina, svincolo di Giostra: Santoro si muove per la riapertura

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Il numero uno del Genio Civile torna sui giunti e sui “ritardi incomprensibili”

La battaglia dei giunti sul viadotto Ritiro va avanti. Leonardo Santoro, capo del Genio Civile di Messina, ha ufficialmente richiesto al Comune, all’Università e al CAS l’insieme degli atti concernenti la bretella di collegamento dello svincolo di Giostra, rivedendo di fatto la linea adottata dal suo predecessore Gaetano Sciacca.

L’obiettivo, come detto, è la celere riapertura del tratto. La posizione dell’ingegnere, maturata sulla scorta del confronto con le carte fornite dall’Anas, continua però a far discutere. Proprio dall’Università, infatti, sono state espresse delle perplessità tecniche. Se Sciacca definiva a suo tempo “irresponsabile” la linea disposta dal suo successore, più di un osservatore chiamato a studiare il caso in vece dell’Ateneo evidenziò come gli impalcati in realtà non fossero sicuri, essendo appoggiati su pile ed esposti, pertanto, ad un eventuale rischio sismico.

Frattanto sul versante autostradale destano sconcerto le condizioni dell’A18. La linea che collega Messina alla provincia etnea versa in uno stato di profondo degrado, fra buche simili a crateri e pavimentazioni del tutto irregolari. Anche l’illuminazione, quando c’è, appare insufficiente. E mentre gli automobilisti chiedono sicurezza, anche in virtù del tributo economico versato nelle casse del Consorzio, da Contrada Scoppo fanno sapere che sono pronti alcuni interventi. Nella speranza che siano risolutivi.

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