Reggio: ai “Riuniti” resti umani, degrado e sporcizia nella sala mortuaria

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La denuncia proviene dal segretario provinciale della Uil Nuccio Azzarà, dopo aver ricevuto in forma anonima delle foto agghiaccianti che ritraggono l’obitorio reggino pieno di sporcizia, con bagni otturati e resti umani

osp-riuniti-repLo spettacolo che si presenta una volta entrati nella sala mortuaria degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria ha a dir poco dell’agghiacciante, ma non, per ciò che si potrebbe pensare, per la presenza di cadaveri composti ed ordinati che aspettano di essere sottoposti alle normali procedure e prassi ospedaliere prima della tumulazione, ma per la sporcizia, l’ abbandono ed il degrado presente. E’ quanto ha denunciato il Segretario Provinciale della Uil Funzione Pubblica Nuccio Azzarà, che durante una conferenza stampa tenutasi ieri per destare l’attenzione dei presenti ha mostrato delle foto che ritraevano gli interni degradati. Sul pavimento sporcizia e rifiuti, pezzi di muro pericolanti, fili elettrici che escono dalle pareti, bagni assolutamente non utilizzabili poichè tutti otturati e cosa alquanto più inquietante è che le celle frigorifere contengono resti di persone, di cadaveri  abbandonati lì chissà da quanto tempo e soprattutto “numericamente” maggiore rispetto a quanto le celle dell’obitorio reggino possano contenerne.  La denuncia della Uil Fpl è forte, poiché si registra la presenza di più corpi rispetto alla spazio disponibile in sala mortuaria. Azzarà ha specificato che il materiale che ha mostrato, gli è pervenuto in forma anonimia e dunque si presume da un addetto del personale che vergognandosi del degrado, ha ben pensato di divulgare queste immagini per una “denuncia sociale”, perché un ospedale non può permettersi, per quante carenze e disorganizzazione possano esserci, che una sala mortuaria diventi una “pattumiera”, con tanto di resti di corpi e cadaveri che, probabilmente neanche i parenti vengono a reclamare, forse di barboni o persone abbandonate a se stesse ma che comunque hanno comunque il diritto di una degna sepoltura, anzicchè marcire in una sala mortuaria in mezzo alla sporcizia.

«Un quadro che parla da solo – ha detto Azzarà – la sala mortuaria è un servizio importante per la collettività, soprattutto per i parenti dei defunti. E sapere di lasciare i propri congiunti in queste condizioni non credo sia di conforto per nessuno». Azzarà ha però puntualizzato che questa denuncia, non vuole minimamente accusare l’ attuale direzione degli Ospedali Riuniti, in primis perché si è insediata da solo un mese e questa situazione, da ciò che è possibile riscontrare dalle immagini, è radicata sicuramente da più tempo.   Sicuramente quella delle condizione della sala mortuaria è soltanto un’altra criticità che si va a sommare a quelle dell’ospedale reggino che purtroppo sono già ben note: liste d’attese infinite, tempi troppo dilatati per esami e visite mediche, sovraffollamento di barelle nei corridoi, disordine nei reparti.

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