Poco fa, alla presenza di varie autorità locali, sono iniziati i lavori di pulizia e bonifica nella zona di Ciccarello abitata prevalentemente da nomadi
Rifiuti di ogni tipo, sporcizia, carcasse di veicoli ammassati uno sull’altro, palazzi in pezzi: è questo lo scenario che si è prospettato stamane nella zona di Ciccarello (altezza ex polveriera Reggio Calabria), dove alla presenza di diverse autorità si è dato avvio ai lavori di pulizia e bonifica tra le “baracche” in cui sono accampati i nomadi che abitano sul posto.
In prima linea nell’iniziativa, l’assessore alle Politiche Ambientali Antonino Zimbalatti ed il corpo della Polizia Municipale, con al capo Rocco Filippo Romeo. Insieme a loro, anche il presidente del Consiglio comunale, Demetrio Delfino, l’assessore alla Polizia Locale Giovanni Muraca, Massimo Galante e Giacomo Marino dell’Opera Nomadi e il consigliere comunale Nicola Paris.
Un mondo a parte, solo così si può definite la zona in cui queste persone vivono; un altro grave problema a cui si deve far fronte in città.
“Non ricordo che siano stati fatti interventi di pulizia nella zona – dichiara Giacomo Marino – da almeno vent’anni. Abbiamo chiesto al Comune che si faccia finalmente quest’opera di raccolta di rifiuti, ma soprattutto che si porti avanti un progetto abitativo, considerate le gravi condizioni in cui versa il posto. È già da diversi anni che chiediamo l’intervento alle amministrazioni, e l’abbiamo fatto anche con la nuova”.
Una speranza di un progetto abitativo, dunque, perché ciò che salta agli occhi in maniera anche cruenta è la condizione di massimo disagio in cui i nomadi sono ormai abituati a vivere quotidianamente. Quest’oggi l’intervento dei macchinari dell’Avr hanno potuto fare ancora poco, ma come dichiarato dall’assessore Zimbalatti: “noi non ci fermeremo; cercheremo di mettere a norma le tante criticità che abbiamo trovato”.