Reggina, tra tre giorni la decisione del CONI sul ricorso del club amaranto
La Procura ha posto in rilievo che, alle date del 25 giugno 2014 (per gli emolumenti) e del 30 giugno 2014 (per le ritenute e i contributi), la Reggina non era in possesso dei requisiti necessari ai fini dell’ammissione al campionato professionistico di competenza, con ciò incorrendo nella violazione disciplinare contestata con il deferimento previsto dalla normativa federale, mentre, nel termine del 15 luglio 2014, la Società ha sanato detti inadempimenti provvedendo al pagamento in favore dei propri tesserati e dipendenti degli emolumenti, delle ritenute e dei contributi fino al mese di aprile 2014 compreso.
La Procura Federale, inoltre, ha rappresentato che il piano di ristrutturazione di cui al decreto di omologazione del 17 giugno 2014 non riguarderebbe gli stipendi dei tesserati ed i relativi contributi e ritenute, i quali, ferma la violazione disciplinare per il mancato rispetto delle scadenza del 25 e del 30 giugno 2014, sono stati pagati dalla Reggina entro il 15 luglio per ottenere la licenza nazionale 2014/2015.
Tra l’altro, le parti resistenti hanno sostenuto come sarebbe errato sostenere che i debiti relativi agli stipendi o altro da corrispondere ai tesserati non sarebbero stati inseriti nel piano. Con autonomo ricorso, la Reggina Calcio ed il signor Giuseppe Ranieri hanno impugnato la stessa decisione del Tribunale Federale che ha accolto il deferimento per il mancato deposito della fideiussione bancaria a prima richiesta entro il termine del 30 giugno 2014. Anche a voler prescindere dal fatto che i tesserati appaiono creditori estranei all’accordo di ristrutturazione dei debiti, tanto che a pag. 37 della relazione del dott. Roberto Filocamo è indicato “che la società Reggina Calcio Spa ha proposto intese con il 70% dei creditori (nella fattispecie l’Agenzia delle Entrate e l’Istituto per il Credito Sportivo)” – deve rilevarsi che, in data 17 giugno 2014, il decreto di omologazione dell’accorso di ristrutturazione dei debiti è stato depositato in cancelleria e lo stesso, come evidenziato, dà atto che l’accordo è stato pubblicato nel registro delle imprese in data 8 maggio 2014 e che nel termine di trenta giorni dalla sua pubblicazione non è stata depositata alcuna opposizione, sicché il pagamento degli emolumenti dovuti fino al mese di aprile 2014 ai tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo nonché delle relative ritenute Irpef e dei relativi contributi Inps sarebbe certamente potuto avvenire entro i termini di scadenza previsti dalla normativa federale, vale a dire, rispettivamente, il 25 giugno 2014 ed il 30 giugno 2014“.