Scura duro contro l’Asp di Catanzaro: “stipendio del direttore “esterno” oneroso, meno soldi per le assunzioni”

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Scura sottolinea che in linea con lo spirito del Decreto 2/2015, l’Ente catanzarese avrà meno soldi per le assunzioni a causa dello stipendio del direttore “esterno”, una spesa definita “superflua”

Il commissario ad acta per l’attuazione del Piano di Rientro l’ ing. Massimo Scura, si scaglia duramente contro la scelta del commissario dell’Asp di Catanzaro, Perri, per aver scelto un direttore amministrativo “esterno” all’azienda, provocando una spesa aggiuntiva assolutamente “superflua” ed evitabile. Perri, commissario dell’Asp di Catanzaro infatti, aveva deciso di nominare un direttore sanitario esterno con un significativo peso sulla spesa globale che non si sarebbe verificato se, come hanno fatto le altre Asp calabresi, fosse stata scelta una risorsa già interna all’azienda.

Scelta quindi non in linea con il principio del Piano di rientro di Scura. Quest’ultimo, in una nota destinata a Perri, ha chiesto “di voler esplicitare le motivazioni che hanno condotto alla individuazione, quale direttore amministrativo aziendale, di un professionista esterno all’Azienda, individuazione non in linea con gli obiettivi di contenimento della spesa per il personale espressi nel Dpgr numero 2/2015”, come riportato su La Gazzetta del Sud.  Il messaggio di Scura dunque era finalizzato a sottolineare che, se un’Asp compie scelte non idonee che impattano negativamente sulla spesa della sanità e dunque “sperperando” denaro senza un ovvia ragione, ne pagherà le conseguenze ovvero, rischiando di ricevere un budget destinato alle nuove assunzioni decurtato dell’importo della spesa “superflua”. Ciò , in altri termini, significa che l’Asp di Catanzaro rischia di non poter assumere personale a causa della nomina “onerosa” di un  direttore esterno, che Perri, ha giustificato come una scelta che rientrava perfettamente nei suoi poteri.

 

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