Calabria: ad Altomonte grande successo per la IX edizione della “Gran Festa del Pane” [FOTO]

/
StrettoWeb

Domenica 7 giugno ad Altomonte si è conclusa la IX ed. della “Gran Festa del Pane”  che ha avuto come tema l’accoglienza; Slow Food Calabria coglie l’occasione per lanciare il suo messaggio “tutela dei piccoli produttori e valorizzazione dei prodotti locali”

pane4Ad Altomonte, Città Slow e Città del Pane, borgo calabrese inserito nell’elenco dei Borghi più Belli d’Italia, per tre giorni si è parlato di condivisione, di solidarietà, di grani antichi, di educazione alimentare, di buone pratiche agricole, di fratellanza, di turismo. L’accoglienza è stata riservata anche alla nostra Comunità del Grano in Aspromonte che, in sinergia con il Comune di Bova, per tutta la giornata di domenica ha promosso l’area grecanica attraverso un’attività di animazione gastronomica. Nella suggestiva piazza della Chiesa di S. Maria della Consolazione è stato allestito uno spazio espositivo all’interno del quale i visitatori hanno assistito alla preparazione della buonissima “lestopitta”. Preparazione semplice, solo semola di grano duro, acqua e olio extravergine di oliva, per un prodotto fortemente identitario, offerto per l’occasione dall’amministrazione comunale di Bova ai tantissimi curiosi arrivati perché guidati dal profumo che si era diffuso in tutta la piazza. La Gran Festa del Pane di Altomonte è stata anche l’occasione per Slow Food Calabria di lanciare il progetto “Comunità regionale del Grano”, presentata da Nunzio Nastasi della Condotta Reggio Calabria Area Grecanica promotrice  dell’ambizioso progetto. Alla presentazione che si è svolta presso il Museo dell’Alimentazione, hanno partecipato medici, nutrizionisti, amministratori, giornalisti e appassionati che si sono confrontati  sui temi che più stanno a cuore a Slow Food: tutela della buona agricoltura e dei piccoli produttori, salvaguardia dell’ambiente e del territorio, valorizzazione delle produzioni locali, tutela della salute. Grande merito agli organizzatori e al direttore artistico dell’evento, Antonio Blandi, che per tre giorni hanno trasformato Altomonte in un borgo dalle sfumature buone, pulite e giuste.

Condividi