Privatizzazione, missione di sviluppo inclusivo e trasformazione del servizio postale sono elementi centrali per poter continuare a servire con efficacia il cittadino nei suoi nuovi bisogni dell’era digitale: fattore chiave per assicurare la competitività’ del Paese e una solida prospettiva di sviluppo della nostra economia. E’ una trasformazione che parte dalle mutate esigenze dei cittadini che sono stati coinvolti in questo processo per capire, a fronte dello strutturale declino dei volumi postali, quale fosse il livello di servizio che oggi risponde ai reali bisogni di comunicazione postale: la richiesta principale che arriva oggi dal mercato e’ la certezza della data di recapito, non che arrivi tutti i giorni ; nei casi in cui una lettera o un documento abbiano carattere di urgenza si è disposti a pagare di più, così come già avviene per gli oggetti ordinati su internet.
Questa riforma consente a Poste di mantenere e preservare la sua missione di servizio universale e di inclusione attraverso un processo – la privatizzazione – necessario per garantire la capacita’ di finanziare la sua crescita e l’innovazione della sua offerta di servizi . Il percorso di condivisione maturato con tutte le Istituzioni sulla necessita’ e la direzione del cambiamento e le decisioni di ieri dell’Autorita’ per le Garanzie delle Comunicazioni sono un segnale fortissimo che il Paese da’, anche all’Europa, della sua capacita’ progettuale e di orientamento al futuro perche’ accelera la trasformazione di Poste ; una trasformazione che mette al centro il cittadino e orienta risorse pubbliche e gli investimenti dell’ azienda verso un futuro di sviluppo sostenibile al servizio di un Paese moderno.