Lega Pro, che caos: sarà un giugno caldissimo, tante società rischiano di non iscriversi e in poche chiederanno il ripescaggio con i 600.000 euro di “fondo perduto”. Grande incognita sul numero di squadre che parteciperanno al prossimo campionato, possibile la riduzione da 3 a 2 gironi
Che la Lega Pro debba essere riformata, alla luce delle tante criticità emerse nella prima stagione della Prima Divisione unica, è sotto gli occhi di tutti. Che la Riforma tanto attesa, con la riduzione dalle attuali 60 alle auspicate 36 squadre divise in due gironi da 18 in programma per la stagione 2016/2017 possa addirittura essere anticipata alla prossima stagione (2015/2016), si concretizzi in questo giugno 2015, non se lo aspettava nessuno. Troppo difficile, infatti, ridurre una sola categoria da 60 a 36 club da un anno all’altro.
Ma le notizie che rimbalzano dalle varie città nelle ultime ore, ci fanno immaginare che questo possa diventare possibile, visti i tempi di crisi che rischiano di compromettere la stabilità economica di molte realtà. Magari non si arriverà subito a 36, ma che il 30 giugno (quindi tra poco più di tre settimane) riescano ad iscriversi appena 40, massimo 45 squadre, oggi sembra più che verosimile. Dei 60 club aventi diritto, infatti, una ventina sono a rischio tra i problemi economici e lo scandalo del calcioscommesse. Possibile, quindi, che già dal prossimo campionato possano esserci due soli gironi di Lega Pro, ancora non con 18 squadre ciascuno ma magari con 20 o 22 ciascuno, in vista poi dell’ulteriore riduzione in programma per il prossimo anno.
È infatti il 30 giugno 2015 la data di scadenza per l’iscrizione al campionato 2015-2016 della Prima Divisione Unica di Lega Pro. Le relative procedure sono contenute all’interno del Sistema delle Licenze Nazionali, approvato il 27 aprile 2015 dal Consiglio Federale. Il documento contempla tutti gli adempimenti ai quali dovranno sottostare i club della terza serie nazionale guidata dal presidente Mario Macalli, inibito (senza che nessuno sappia spiegare il perché) fino al 30 agosto 2015. A questo scopo sono stati indicati i tre tipi di criteri ai quali le società dovranno adempiere per l’ammissione al campionato di competenza:
- Criteri Legali ed Economico-Finanziari
- Criteri Infrastrutturali
- Criteri Sportivi e Organizzativi
- Click qui per scaricare il regolamento completo per l’iscrizione al campionato di Lega Pro 2015/2016
Tra le 60 squadre aventi diritto all’iscrizione, più di 20 (quelle evidenziate in rosso nell’elenco) rischiano di non riuscire ad iscriversi al prossimo campionato, vuoi per la difficile situazione finanziaria con società sull’orlo del fallimento, vuoi per lo scandalo calcioscommesse.
Ecco l’elenco completo:
- Virtus Entella o Modena (retrocesso dalla B tramite playout)
- Bassano Virtus o Como (perdente finale playoff Lega Pro)
- Cittadella (retrocesso dalla B)
- Brescia (retrocesso dalla B)
- Varese (retrocesso dalla B)
- Monza
- Real Vicenza
- Pavia
- Alessandria
- FeralpiSalò
- Cremonese
- Arezzo
- Sudtirol
- Mantova
- Venezia
- Giana Erminio
- Renate
- Lumezzane
- Ascoli
- Carrarese
- Sartancangelo
- Reggiana
- Spal
- Pisa
- Savona
- Ancona
- Tuttocuoio
- L’Aquila
- Pontedera
- Lucchese
- Grosseto
- Prato
- Pistoiese
- Pro Piacenza
- Torres
- Benevento
- Lecce
- Juve Stabia
- Matera
- Casertana
- Foggia
- Catanzaro
- Melfi
- Barletta
- Vigor Lamezia
- Paganese
- Martina Franca
- Cosenza
- Lupa Roma
- Reggina
- Ischia
- Cuneo (promosso dalla D)
- Castiglione (promosso dalla D)
- Padova (promosso dalla D)
- Rimini (promosso dalla D)
- Siena (promosso dalla D)
- Maceratese (promosso dalla D)
- Lupa Castelli Romani (promosso dalla D)
- Fidelis Andria (promosso dalla D)
- Akragas Agrigento (promosso dalla D)
Ovviamente senza il blocco dei ripescaggi, per ogni società che non si iscriverà, ce ne sarà un’altra che potrà richiedere il ripescaggio, tra le 9 retrocesse dalla Lega Pro (di cui, però, a loro volta, molte versano in gravi difficoltà economiche, sono sull’orlo del fallimento o in alcuni casi già fallite come il Savoia, o nei guai per il calcio scommesse come il Pro Patria) o le protagoniste dei playoff di serie A. In realtà, però, l’istituzione del versamento di 600.000 euro a fondo perduto rischia di scoraggiare moltissime realtà a richiedere il ripescaggio. Persino Messina, AlbinoLeffe e Pordenone avrebbero serie difficoltà, così come il Taranto, la Viterbese, il Potenza o altre realtà di D.
Insomma, il rischio che la formula dei tre gironi da 20 squadre ciascuno possa essere rivoluzionata già nella prossima stagione, di giorno in giorno, è sempre più concreta.