Un j’accuse contro la falsità che regna nei rapporti umani
Liberamente tratto dalla pièce francese Le Prénom (di M. Delaporte e A. de la Patellière) – meglio conosciuta nella versione cinematografica distribuita in Italia con il titolo Cena tra amici – lo spettacolo si presenta con una commedia amara che dipinge un impietoso ritratto dei rapporti tra “affini” (amici e parenti) nella società dei nostri tempi.
Quattro amici di vecchia data si incontrano per cena. I sorrisi e le iniziali affettuosità sono messi a dura prova dall’episodio centrale, motore dello sviluppo drammaturgico: la scelta del nome del figlio di Vincent e Anna, che proprio durante la cena dichiara di essere in dolce attesa. Un nome, Adolphe, non gradito e la cui scelta scatena una serie di frizioni e fraintendimenti che finiranno con il tirar fuori il peggio da ciascuno dei commensali, mettendo a nudo la cruda natura del loro rapporto, fatto di gelosie, invidie e rancori.
La direzione di Aurelia Sterrantino garantisce allo spettacolo una profondità che consente alla platea di scandagliare le falsità che circondano la nostra vita quotidiana.