Le violazioni sarebbero state compiute all’interno del penitenziario cittadino
Favori indebiti ai detenuti reclusi nel carcere di Gazzi: è questa l’infamante accusa che pende sul capo di 28 persone, fra cui sei agenti della Polizia penitenziaria, per cui le autorità inquirenti hanno chiesto il rinvio a giudizio. Si tratta di Carmelo Cutropia, Salvatore Strazzeri, Carmelo Scilipoti, Silvio Bellinvia, Domenico Pantò e Francesco Giunta. L’indagine scaturisce dagli approfondamenti sul tentato omicidio di Tonino Spartà: sul fratello del boss messinese gravava una sentenza di morte partita dal carcere, tramite l’asusilio di un telefonino rintracciato nella casa circondariale.