Messina, ex cantieri Rodriquez: i sindacati pretendono chiarezza

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Cisl e Fismic puntano a scongiurare i licenziamenti. Nel mirino il gruppo Colaninno

Un paio di mesi fa, durante l’incontro incontro tenutosi in Confindustria, i rappresentanti di Intermarine smentivano la volontà di chiusura del cantiere navale ex Rodriquez di Messina. Oggi, invece, è arrivata la conferma ufficiale dell’avvio della procedura di licenziamento collettivo per 31 unità su un totale di 65 dipendenti impiegati nel cantiere.

La Cisl, col segretario della Fim Nino Alibrandi, ha voluto stigmatizzare l’atteggiamento del gruppo Colaninno, accusato di voler chiudere i battenti in riva allo Stretto: “È arrivato il momento – sostiene Alibrandi – che si pretenda chiarezza sul futuro del cantiere, un atto dovuto alla collettività messinese perché patrimonio della città. Ci aspettiamo un intervento forte della Politica cittadina che pretenda da Colaninno la verità“.

Sulla stessa lunghezza d’onda la Fismic Confsal. Giuseppe De Leo, segretario cittadino, ha voluto rinfrescare la memoria alla collettività: “anche nel 2013 l’azienda aveva aperto le procedure di mobilità, ma esaminate le cause ed analizzate le posizioni dei lavoratori siamo riusciti, attraverso l’esame congiunto previsto dalla legge 223/91, a far ritirare la procedura. Pur in presenza di una crisi  che ha colpito il settore della cantieristica navale, riteniamo che il cantiere di Messina abbia tutte le condizioni per andare avanti; continueremo ad insistere, in tutte le sedi anche quelle istituzionali, sul mantenimento dei livelli occupazionali e sul rilancio dell’azienda respingendo l’intenzione di ridurre il personale“.

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