Messina, gestione rifiuti: il cerino all’Amam. Il Comune investe su un nuovo carrozzone pubblico

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Il cammino verso la Multiservizi resta tortuoso, ma la Giunta non sembra non sembra disposta a passi indietro

Sulla carta MessinAmbiente ha le ore contate. No, stavolta la minaccia non è data dalla mole debitoria con cui la partecipata addetta ai rifiuti tradizionalmente si confronta. Stavolta è l’accorpamento con l’Amam a destare preoccupazione fra i lavoratori, nel quadro più ampio della ridefinizione delle società controllate dal Comune con il varo futuro della Multiservizi.

Quest’ultima realtà, che secondo l’Amministrazione Accorinti dovrà erogare l’insieme dei servizi pubblici cittadini, rappresenta l’obiettivo finale del percorso varato dalla Giunta. Prima, però, di arrivare all’agognato battesimo del nuovo colosso pubblico è necessario riassettare l’attuale sistema, senza ledere l’utenza.

E qui il discorso si complica maledettamente, perché il trasferimento del servizio raccolta rifiuti alla società che ha gestito finora i servizi idrici non appare così semplice come l’Amministrazione vorrebbe far intendere. Lo ha spiegato, al sindaco, Tonino Genovese, già leader della Cisl, il quale ha invocato l’adozione di un percorso step-by-step per ottenere risultati. Ma se non ci saranno proroghe, se cioè la Giunta non ammetterà la sostanziale impreparazione della città, difficilmente le raccomandazioni del sindacalista potranno ottenere riscontri. Con tutto ciò che ne consegue sia per i lavoratori, sia per la cittadinanza che rischia di pagare il prezzo più caro in questa corsa forsennata.

foto tratta dai social-network

Non è un mistero, infatti, che nella zona nord la raccolta proceda a singhiozzo: mentre l’Amministrazione plaude ad Alessio Ciacci e ai risultati straordinari della differenziata porta a porta, i cassonetti di Faro e Ganzirri tracimano immondizia, segno che qualcosa non va. E lo stesso commissario liquidatore della società di via Dogali vede il proprio futuro adombrarsi: sì, perché al netto dell’accorpamento, non si sa bene quale ruolo egli ricoprirà nel nuovo organigramma interno. Si parla, in prospettiva, di una consulenza diretta sulla strategia “rifiuti zero“, ma all’ordine del giorno nulla è stato messo nero su bianco.

Frattanto oggi termina il countdown, nell’attesa di capire se Accorinti & C. procederanno nella direzione indicata o se terranno in considerazione le criticità emerse e le materiali difficoltà gestionali.

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