Messina, rifiuti all’Amam: la Cisl delinea l’iter

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Il sindacato chiede un progetto organico chiaro e definito per step

L’ampliamento dell’oggetto sociale di Amam S.p.a”, ossia la competenza che in tema rifiuti l’Amam acquisirà da MessinAmbiente, desta parecchie perplessità anche nel mondo sindacale. Con una nota indirizzata al Sindaco, Renato Accorinti, il segretario della Cisl Tonino Genovese ha puntualmente elencato le riserve all’operazione, precisando gli step che secondo la sigla di viale Europa non potranno essere trascurati.

Per Genovese, salvaguardando i lavoratori coinvolti nel processo in armonia al dettato normativo, bisognerà riordinare preliminarmente gli obiettivi. “La regolarità delle condizioni di partenza dei lavoratori in forza ad AMAM deve costituire la base sulla quale costruire ed innestare il nuovo assetto sociale.  Ciò, sia nell’ottica di realizzare, a tendere, l’effettiva parità di trattamento dei lavoratori che confluiranno in AMAM, sia per evitare che l’acquisizione di nuovi rapporti di lavoro diventi motivo di confusione e lesione dei diritti dei dipendenti” scrive il segretario della Cisl. Questo comporterà la ridefinizione della pianta organica, la ratifica dell’adozione della clausola di salvaguardia per i lavoratori dipendenti della società affidataria dell’appalto per la lettura dei contatori  (da inserire nel prossimo bando di gara), la definizione dei termini e dell’inserimento dei lavoratori assunti a tempo determinato ex CEA.

Successivamente si dovranno vagliare le condizioni dell’affidamento “in house”, con tutto ciò che ne consegue in termini di programmazione, rendicontazione e controllo esercitato dal Comune sull’Amam medesima. Infine bisognerà affrontare gli elementi che concernono il trasferimento del personale, elementi che ad oggi costituiscono un mistero. In tale cornice bisognerà procedere ad una mappatura delle realtà coinvolte – dall’Azienda Meridionale Acque Messina all’Ato passando per Messinambiente – definendo preliminarmente il piano degli eventuali esuberi e la collocazione delle risorse coinvolte. Da qui la necessità di redigere una “tabella comparativa degli inquadramenti professionali e delle mansioni rivestite dal personale afferente alle tre società”, una tabella funzionale allo studio di un piano organico e razionale di destinazione delle risorse stesse.

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