Messina, si pensa al dopo Lo Monaco: e se il futuro portasse all’azionariato popolare?

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Dopo aver ribadito il proprio disimpegno a fine stagione,Pietro Lo Monaco ‘consegnerò’ la squadra nelle mani del sindaco. E se il futuro del Messina portasse all’azionato popolare?

messina reggina 0-1 30 maggio (8)Annuncio atteso, più volte annunciato e adesso nuovamente ribadito. “Lascio il Messina, il 30 giugno il mio mandato termina”. Nonostante i tentennamenti dell’ultima settimana, Pietro Lo Monaco ha annunciato al popolo giallorosso che il suo futuro non sarà più al timone del Messina. “Per chiunque fosse interessato al club, sappiate che i conti sono in regola”. Già il futuro, snodo cruciale, interrogativo che in molti pongono con preoccupazione: “Cosa ne sarà adesso del Messina?”. Squadra che verrà ‘consegnata’ nelle mani del sindaco Accorinti, in attesa di una soluzione definitiva.

E gli scenari sono molteplici. Noi per primi vi abbiamo raccontato di una cordata di imprenditori del nord Italia capeggiata da un siciliano interessata a rilevare il club, ma l’eventuale trattativa è sfumata con la mancata permanenza in Lega Pro del club. Così come vi abbiamo parlato dei dubbi di Lo Monaco legati al possibile ripescaggio/riammissione del club, ed infine della volontà del patron di cercare uno sponsor che lo affiancasse nel rilancio della società. Ipotesi svanite.

E allora perché non pensare ad un possibile azionato popolare? I numeri a Messina, provincia compresa, ci sarebbero eccome: l’esempio da seguire lì a portata di mano. Parliamo dell’Ancona, primo caso di azionato popolare nel calcio italiano in Lega Pro. Una soluzione del genere avrebbe diversi vantaggi: su tutti quello di garantire una stabilità economica che possa andare ben oltre le risorse di un singolo proprietario. E aspetto da non tralasciare, rinforzerebbe quel senso d’identità tra i tifosi-piccoli azionisti creando un legame sempre più solido con la squadra. Messina riflette, quella dell’azionato popolare un’idea che potrebbe prendere corpo.

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