Messina, la situazione si complica: altro che ripescaggio, anche l’iscrizione in D è a rischio

StrettoWeb

Il Messina è nei guai dopo la retrocessione di sabato al San Filippo: la cordata interessata a rilevare il club si è definitivamente defilata

La situazione dell’A.C.R. Messina si complica in modo drammatico in questi primi giorni di giugno, dopo la retrocessione-shock subita per mano della Reggina sabato al San Filippo. “Siamo morti, io sono distrutto, abbiamo buttato al vento tre anni di lavoro” aveva dichiarato il ds Ferrigno nel post partita. Da quel momento sono passati 4 giorni e ne’ da parte sua, ne’ dai vertici societari, arrivano novità. Il Presidente Lo Monaco continua a trincerarsi dietro un silenzio sempre più strano, risponde sempre al telefono ma quando gli viene richiesto qualcosa sul Messina dice in modo seccato seccato “no, non parlo, non ho nulla da dire” e chiude il telefono in faccia. Una storia che continua da ormai quasi due mesi e che adesso inizia seriamente ad infastidire la piazza.

Avevamo parlato ampiamente, nelle ultime settimane, della trattativa già avviata con una cordata di imprenditori del nord Italia capeggiata da un siciliano che aveva manifestato intenzioni più che reali di rilevare il club, ma la condizione basilare dell’accordo era la permanenza in Lega Pro. Invece è arrivata la retrocessione in Serie D che ha scombinato ogni piano futuro, ed un eventuale ripescaggio non cambierebbe nulla nelle idee degli imprenditori. Secondo le informazioni in nostro possesso, quest’oggi, è arrivata anche la comunicazione ufficiale che ogni eventuale idea di rilevare il club è ormai definitivamente tramontata. Essere ripescati, infatti, non è la stessa cosa di salvarsi sul campo: oltre agli impegni per l’iscrizione, bisognerebbe accollarsi il pagamento dei 600.000 euro a fondo perduto obbligatori per il ripescaggio, poi bisognerebbe ricostruire la squadra da zero in quanto tutti i calciatori sono già svincolati, e ci si ritroverebbe con una tifoseria sempre più distaccata e frantumata dopo l’ennesima batosta storica che ha minato ulteriormente la fede e la passione nei confronti del Messina (che era già ai minimi storici). 

Insomma, trattativa definitivamente tramontana con quel gruppo di imprenditori che potevano garantire un futuro ambizioso al club siciliano dello Stretto e Lo Monaco sempre più lontano. Altro che ripescaggio: il Messina rischia concretamente di non iscriversi neanche in serie D. C’è un mese di tempo, e adesso la città pretende dai diretti interessati quelle risposte basilari alle domande più semplici, che possiamo sintetizzare in un “e adesso che ne sarà di noi?“.

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