Il dott. Mario Scrivo scrive a StrettoWeb sulla Reggina alla fine dell’era Foti
Un affezionato lettore di StrettoWeb, come il dott. Mario Scrivo, invia al nostro staff una riflessione che volentieri pubblichiamo integralmente: “Egregia e seguitissima redazione di Strettoweb, che venga o non condiviso il mio pensiero, ve lo vorrei con l’affetto di sempre omaggiare . Vi ringrazio anticipatamente per la vostra sempre e costante attenzione che mi viene riservata. Ecco il testo: Argomento Reggina Calcio 1986 : Premetto che sostengo Pasquale (Lillo) Foti. Innanzitutto La Reggina Calcio 1986 s.p.a è una azienda privata. Un azienda che ha il diritto di fare business. La Reggina Calcio 1986 è di Lillo Foti è lui che mette e ha messo i soldi, è lui che si assume i rischi, la Reggina Calcio non è dei reggini che possono solo scegliere o non scegliere di sostenerla in un concetto leale e ben rimarcato di libero mercato. La Reggina ha avuto anche dei contributi pubblici ma sempre in minima parte, come tante altre aziende Nazionali (la Fiat per esempio) che mandano in cassaintegrazione i propri dipendenti e lo Stato Italiano poi deve mantenere. Non per questo la Fiat è degli italiani, la Fiat è e rimane una azienda privata di proprietà della famiglia Agnelli. A Lillo Foti, molti devono dire grazie : devono dire grazie perché con la sua gestione, i pubblicisti di Reggio Calabria potevano parlare e scrivere di serie A, di Inter di Juventus ecc ecc mentre prima parlavano della Pro-Patria o del Rieti. Lo stesso vale per le emittenti televisive e radiofoniche che hanno raccolto un portfolio di spazi pubblicitari non indifferenti. Vale anche per tutte le altre attività commerciali. Niente è eterno! I signori Martino e Jacopino, come Tavella erano dei dipendenti. Il punto, secondo me è che molta gente si sentiva padrona in casa di altri. Ripeto : può piacere o non piacere Lillo Foti, può piacere o non la Reggina Calcio 1986 ma quello che tutti noi dovremmo rispolverare è il sentimento di cui andare fieri che è quello dell’appartenenza a questa terra. Appartenenza che non può prescindere da un sentimento costruttivo in sostituzione di quello notoriamente presente a Reggio Calabria intriso di troppa confidenza, invidia e mala creanza. Grazie Lillo Foti, W Reggina Calcio 1986.
Dott. Mario Scrivo“.