Reggio, EURODAYS per la Coesione Territoriale: “rafforzare le amministrazioni, superare il divario con i cittadini e le imprese” [FOTO e VIDEO]

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Gli EURODAYS: quattro giornate di informazione e comunicazione nelle principali piazze di quattro città del Mezzogiorno; qui a Reggio, all’Arena dello Stretto, è stato allestito il “villaggio” per la giornata di oggi, venerdì 12 giugno, promossa dall’Agenzia per la Coesione Territoriale

Seconda tappa del tour dell’Agenzia per la Coesione Territoriale: Reggio Calabria. Dopo Bari, infatti, l’iniziativa promossa proprio dall’Agenzia, gli EURODAYS, ha preso avvio questa mattina. Una vera e propria campagna di informazione e comunicazione per presentare l’attività di sostegno e accompagnamento a programmi e progetti per lo sviluppo e la coesione economica, e per illustrare le azioni di innovazione per la Pubblica Amministrazione che verranno realizzate attraverso il Programma Operativo Nazionale Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020. All’interno di un “villaggio” allestito per l’occasione, potranno incontrarsi pubblico e addetti ai lavori per conoscere tutti gli elementi di innovazione nelle azioni di rafforzamento della capacità amministrativa, sostenuti dall’Agenzia per la Coesione Territoriale;  inoltre, si potranno ricostruire, attraverso un percorso multimediale dedicato, ulteriori elementi di continuità con alcuni dei progetti del PON Governance e Assistenza Tecnica 2007-2013, secondo linee tematiche di raccordo con i nuovi temi del PON Governance 2014-2020.

Attraverso postazioni di lavoro fisse presidiate da personale specifico, chiunque fosse interessato potrà entrare nel vivo di alcuni progetti, come l’Easy CPT (una nuova modalità di visualizzazione dinamica dei dati prodotti dal Sistema Conti Pubblici Territoriali e OpenCoesione), oppure ottenere informazioni sulle politiche dell’Unione Europea.

Ad aprire i lavori della giornata di Reggio Calabria, Riccardo Monaco, Autorità di Gestione del PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020: “abbiamo oggi la possibilità di comunicare e trasferire quante più informazioni possibili. Il PON Governance è un programma che investe nell’innovazione tecnologica, nel rafforzamento della capacità amministrativa. L’asse 3 del Programma definisce quella che è l’innovazione delle politiche di investimento. Da un lato – continua Monacoabbiamo il rafforzamento della Pubblica Amministrazione, ma lo scopo finale è quello di ridurre tutti gli oneri proprio al livello della stessa amministrazione pubblica. Essenziale è cercare di superare il divario tra Pubblica Amministrazione, cittadini ed imprese. Gli attori principali del Programma sono l’Agenzia per la Coesione Territoriale, il Dipartimento della Funzione Pubblica ed il Ministero della Giustizia. Ci siamo posti una sfida da vincere – conclude Riccardo Monacoper quanto riguarda la Programmazione 2014-2020: in sette anni dobbiamo spendere bene, puntando sicuramente sulla qualità ai fini di un cambiamento forte”.

E non poteva di certo mancare, oggi, uno degli attori principali del Programma, Pasquale Liccardo, Direttore Generale della DG Sistemi Informativi Automatizzati del Ministero della Giustizia: “per la prima volta – ha affermato –  il Ministero della Giustizia entra a far parte dell’Agenzia per la Coesione Territoriale. Io tengo alla giustizia penale, civile – ha sottolineato Liccardoe mai come in questo momento c’è bisogno che la giustizia esca dallo stato di isolamento in cui era stata condannata. Siamo noi, adesso, organismo intermedio, che interveniamo nella realizzazione di quanto abbiamo programmato e gestito. Abbiamo una responsabilità estremamente rilevante”.

E sulla base di un discorso centrato sul tema del cambiamento, Pasquale Liccardo tocca un argomento più che mai attuale, quello del Processo civile telematico: “si tratta – dice a tal riguardo – di una costruzione innovativa; il rapporto tra l’ufficio e le parti deve essere totalmente rimodulato. L’organizzazione e l’idea del tempo che abbiamo avuto fino ad oggi, dal punto di vista sociologico, non sono state più accettate. L’idea di inversione è possibile se ragioniamo su più leve, se ragioniamo sull’acquisizione di più conoscenze, e tra di esse, è fondamentale quella del territorio. Processo penale o civile telematico – prosegue Liccardovuol dire coesione territoriale! Mai come in questo momento, in cui gli uffici giudiziari sono chiamati ad un’opera di coesione territoriale, è fondamentale un atto politico mai visto. In questo modo il Sud, considerato da sempre elemento di arretratezza, è visto al Nord!  La vicinanza che ad oggi non si realizza con l’autostrada – ha chiosato Pasquale Liccardosi può realizzare con altri tipi di ‘autostrade’, quelle telematiche. Da un’informatica passiva, si passi ad un informatica proattiva; gli uffici del Sud devono essere impegnati in tal senso. Le autostrade dell’informatica devono far si che il Sud diventi parte del Nord”.

Nord e Sud sempre più vicini, dunque, una “meta” a cui punta l’iniziativa odierna; una proficua “vicinanza” oggi ben evidenziata  anche dal Presidente del Tribunale di Reggio Calabria, Luciano Gerardis.

“La Calabria sappia che non è una parte staccata dal resto dell’Italia – queste le parole del Procuratore Capo di Reggio, Federico Cafiero de Raho la Regione soffre del fatto di essere troppo distante dal centro; finalmente si è aperto un ponte di collegamento. Occasioni come queste spingono ancora di più a credere nello Stato, perché lo Stato sta facendo molto per la Calabria, ma adesso vorremmo che la Calabria inizi a fare molto per sè stessa”. 

Condivisione, trasparenza e partecipazione, innovazione, conoscenza del territorio, rafforzamento della Pubblica Amministrazione locale: sono questi i punti salienti del programma degli EURODAYS, che proseguirà nei giorni a seguire a Napoli e nella vicina Messina.

Il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Reggio, Alberto Panuccio, è voluto intervenire proprio in merito ai temi suddetti: “tutti i nostri eventi – ha dichiarato – sono aperti alle autorità. Il foro di Reggio, poi, si è impegnato sin dall’inizio nella diffusione del Processo civile telematico, approfondendo anche le criticità presenti tra il sistema telematico e le norme procedurali, adesso anche sul piano penale”.

E su quest’ultimo piano, Liccardo garantisce una “sicurezza informativa di altissimo livello, che permetta al magistrato di essere sicuro anche a livello personale”.

“Questo è un territorio fragile, ed è necessario costruire percorsi e processi amministrativi nuovi, trasparenti, aperti – ha ribadito Giuseppe Marino, Assessore alle Politiche Comunitarie del Comune di Reggio Calabria – e dico questo in un momento in cui è noto a tutti che il vero cancro del Paese è la corruzione. Gli Open Data devono diventare la normalità: dobbiamo programmare insieme gli interventi da portare avanti! Noi abbiamo delle buone intenzioni, ma chiediamo aiuto, nella consapevolezza che la nostra area ha delle risorse eccezionali, anche dal punto di visto umano (Start Up, Università, giovani).  Vorrei che il Pon Governance – chiosa Marino fosse uno strumento concreto per gli operatori e nelle mani degli amministratori, che vada fuori dalle solite liturgie burocratiche. Bisogna liberare le risorse migliori e rendere il Pon Governance uno strumento innovativo ed efficace, che faccia fare un passo avanti al nostro Paese”.

Un Paese che purtroppo, ed è un dato di fatto, conosce alti livelli di arretratezza, dal punto di vista occupazionale, ed in termini di povertà. Due elementi di cui fornisce cifre allarmanti, per quanto riguarda la Calabria, Antonio De Marco: “nella Regione Calabria – spiega – si conta il 59.7% di disoccupazione giovanile (il più alto); 200 mila disoccupati in totale. 135mila unità in Calabria non studiano, non lavorano, non sono coinvolti in percorsi di formazione o lavorativi. C’è, inoltre, un altissimo livello di precariato. Proprio per tal ragione, stiamo pensando di sperimentare un reddito di cittadinanza nella Regione: 20mila persone, questo è il dato su cui stiamo ragionando, per un costo di 40 milioni all’anno. Il tasso di povertà – conclude De Marcoè ugualmente preoccupante: il PIL del 2013-2014 è di  circa 15mila euro, rispetto ad una media nazionale di circa 26mila, e di circa 36mila euro delle Regioni più sviluppate. Circa 81mila famiglie sono a rischio di povertà vera! In Calabria serve il rilancio produttivo delle imprese”.

Un rilancio che è tra gli obiettivi principali dell’iniziativa dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, che deve essere garantito e sostenuto da una forte cooperazione fra Amministrazioni; un progetto del quale si discuterà nel corso della giornata odierna, dedicando ampio spazio anche al tema della “TASK FORCE Edilizia Scolastica Calabria”.

 

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