Stamane, presso la sede dell’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria, si è tenuta una conferenza stampa indetta dal Magnifico Rettore Salvatore Berlingò, che ha lanciato un “abbozzo di proposte” in merito ai flussi migratori
“Nel periodo 2007/2014 la presenza di studenti stranieri nell’Università “Dante Alighieri” di Reggio Calabria (limitatamente ai Corsi di lingua e cultura italiane) si rifà ad un totale di 9971. Meno di otto anni sono passati dal riconoscimento legale dell’Ateneo come Università non statale ad ordinamento speciale unica del suo genere in tutto il Meridione e le Isole; un’università che ha superato per numero di immatricolati il più antico Ateneo Italiano per stranieri con sede a Perugia, collocandosi ai primi posti fra tutte le Università italiane (statali e non) per l’incremento esponenziale dei suoi iscritti.
Ungheria, Serbia, Montenegro, Ucraina, Kazakistan, Macedonia, Iraq, Libia, Spagna, sono i Paesi dai quali proviene il maggior numero di iscritti stranieri ai corsi suddetti”.
Dei dati, questi, esposti in conferenza stampa dal Magnifico Rettore dell’Università “Dante Alighieri”, Salvatore Berlingò, che ha voluto incontrare gli operatori dell’informazione per illustrare alcune proposte in merito ai sempre più crescenti flussi migratori nel nostro territorio, dove soggiornano, in maniera provvisoria e non, gruppi di stranieri che hanno, come tutti gli altri, delle esigenze e delle aspirazioni. Berlingò, in riferimento a ciò, si pone come obiettivo quello di aiutare questi stranieri tramite la diffusione della cultura e della lingua italiana, mission propria dell’Università che dirige.
Simili progetti sono stati già portati avanti da altri Atenei italiani, come quello realizzato dal Dipartimento di socio-linguistica dell’Università di Palermo, “Dai barconi all’Università”.
Dalle ricerche portate avanti da istituzioni come l’Idos, il Censis, l’Unar, risulta che è in aumento il dato relativo alla permanenza e alla stabilizzazione degli stranieri sul nostro territorio e, di conseguenza, la loro capacità di inserimento nei settori produttivi.
Prendendo atto di tale situazione, Salvatore Belingò stamane ha lanciato un appello, diretto non solo alle istituzioni, ma anche a tutte le Università calabresi, affinchè si possano portare a compimento le proposte oggi illustrate. Quattro linee di intervento, da realizzare in collaborazione, oltre agli enti suddetti, anche con le associazioni del Terzo settore: corsi di lingua italiana e master di lingua e cultura italiana; mediazione linguistico-culturale; orientamento al territorio e animazione territoriale; immigrazione e cittadinanza.
L’erogazione di Corsi di Lingua italiana da parte dell’Università per Stranieri “Dante Alighieri”, si trasmette, è già rivolta ai migrati, anche con percorsi idonei dedicati a specifiche categorie, come le donne, i lavoratori, i minori; ciò che si intende fare è perfezionare il percorso già intrapreso affinchè si possa promuovere l’inserimento del migrante nella realtà sociale in cui si trova.
“Ricercare e sollecitare gli interventi degli organi, che ai vari livelli di governo, nazionale, regionale, locale, sono competenti ad attivare le fonti di finanziamento per la realizzazione delle proposte avanzate”, così sempre Salvatore Berlingò, che si auspica la partecipazione diretta della Regione Calabria, affinchè si faccia carico di organizzare una sorta di cabina di regia a riguardo.
Art. 4 della l.r.n N. 18 del 2009, “Accoglienza dei richiedenti asilo, dei rifugiati e sviluppo sociale, economico e culturale delle Comunità locali”: a questa legge il rettore Berlingò si riferisce per porre l’attenzione sulla possibilità di utilizzare i fondi connessi all’applicazione della stessa.
“Far diventare il fenomeno migratorio un’opportunità e non un fastidio – parole di Berlingò – In 8 anni oltre 10mila studenti stranieri sono stati fatti arrivare a Reggio Calabria; da qui parte il mio appello affinchè si faccia sistema e massa critica. Quello che quest’oggi si presenta è solo un abbozzo di proposte, che si spera possa essere completato adeguatamente”.
“Avviare azioni volte al sostegno, all’integrazione e all’inserimento sociale dei soggetti interessati, anche al fine di incidere positivamente sulla realtà socio-economica del contesto territoriale in cui si opera”, ecco il proposito preposto dall’Università “Dante Alighieri”, che come evidenziato in conferenza stampa, “si pone al servizio del territorio, lancia proposte spontanee, che però devono divenire ben organizzate”.
E considerata l’importanza dell’incontro odierno, ad intervenire anche il Presidente della Provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa: “è una sfida lanciata alle istituzioni – ha detto – Noi abbiamo già dimostrato quanto la cultura sia importante per il nostro territorio; di interculturalità tutti si riempiono la bocca, anche se poi le azioni intraprese sono poche o nulle. Noi siamo orgogliosamente contro tendenza in questo. È importante che oggi ci siano le istituzioni, che si crei rete per dare senso e contenuto a quello che vorremmo che sia un territorio della cultura”.
“La mia presenza qui – ha esordito il prorettore dell’Università per Stranieri “Dante Alighieri”, Antonino Zumbo – vuole segnare un punto di compattezza in quella che è la progettualità di una visione dell’università. L’Ateneo è compatto. Rinnovo l’appello fatto dal rettore affinché non si perda questa occasione. Il fenomeno dei migranti è qualcosa di epocale, a cui i Paesi dell’Europa del Nord non sanno dare una risposta. Noi siamo stati terra di immigrazione e di emigrazione, e per questo possiamo progettare e dare una risposta che rappresenti un momento di integrazione ed inclusione sociale”.
E all’immigrazione non ci si deve riferire con un sentimento di carità, lo sottolinea bene l’assessore alla Cultura e alla Legalità, Eduardo Lamberti-Castronuovo, che vuole puntare in toto sull’Università “Dante Alighieri” e su questo tipo di iniziative.
“L’esodo epocale – aggiunge Pino Bova, Presidente dell’Associazione “Dante Alighieri” – non arriva solo dalle sponde africane, ma anche dalla nostra terra, dove non giungono risposte. È essenziale fare attrattività culturale – prosegue – e questo si può realizzare attraverso le università. Non bisogna indirizzare la maggior parte dei fondi sono al Nord”.
Stando a quando detto ed illustrato stamane, non resta che attendere le dovute risposte.