Reggio, operazione Erga Omnes: “un incrocio di attività fatte in maniera certosina” [FOTO e VIDEO]

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Un’intesa attività di indagine, una ricerca giurisprudenziale minuziosa, hanno portato alle risultanze illustrate stamane in conferenza stampa nell’ambito dell’operazione Erga Omnes: un vero e proprio terremoto all’interno della Regione Calabria

conferenza consiglieri regionali arrestati (6)Stamane conferenza stampa sull’operazione Erga Omnes: presso la sede della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, il Procuratore Federico Cafiero De Raho si è pronunciato in merito: “La Corte dei Conti Sezione regionale controllo per la Calabria ha accertato ingenti spese irregolari da parte dei gruppi consiliari anche nell’annualità 2013. Ciò a dimostrazione del fatto che il giudice ha prestato attenzione alla prosecuzione dell’attività. L’operazione è stata denominata Erga Omnes in corrispondenza della metodologia usata, che ha toccato non solo i gruppi destinatari di oggetto di custodia, ma tutti: 27 sono gli indagati verso cui è stato emesso un provvedimento di sequestro preventivo pari ad un totale di circa 2.491.263,00 euro. Devo rappresentare – ha concluso il Procuratore De Raho il grande impegno dei magistrati che hanno lavorato a quest’indagine, nonchè il lavoro enorme portato avanti dalla magistratura e della Guardia di Finanza”.

E’ stato più volte sottolineato dai presenti l’unicum di forze dell’ordine che ha portato ai risultati oggi illustrati. Delle attività – si è trasmesso – svolte in maniera attenta, minuziosa, capillare, molto scrupolosa, veicolate unicamente ad accettare lo stato delle cose. E minuziosa è stata anche la ricerca giurisprudenziale su argomenti complessi di ordine, per l’appunto, giuridico.

“Un’attività – si è proseguito – che ha utilizzato la tecnica un po’ tipica della Guardia di Finanza della verifica fiscale, usata in un procedimento penale. A ciò si aggiungono ulteriori attività bancarie e di natura tecnica. Un incrocio di dati fatto in maniera certosina”.

Nell’ambito dell’inchiesta sono state individuate, e perciò ci si è mossi in tale direzione, tre diverse macro aree:  la prima si rifà al controllo delle spese fatte derivante dalle finalità politiche del gruppo consiliare. In riferimento a ciò, si è tenuti a precisare il fatto che sono stati controllati tutti i gruppi, compreso il gruppo misto. Da questi controlli sono emersi l’utilizzo e lo spreco del denaro pubblico. La seconda macro area riguarda la spesa che è stata fatta due volte: non per niente, risultano stesse fatture pagate, per l’appunto, due volte. Nell’ambito dell’ultima macro area, è stata controllata l’entità degli importi elargiti e l’entità derivante dai conti correnti: mancavano all’appello cifre considerevoli. Il totale di tutte le somme controllate, poi – si è spiegato alla stampa – è stato sommato e ha portato ai 27 sequestri per equivalente (per l’ammontare della somma totale suddetta: circa 2.491.263,00 di euro).

conferenza consiglieri regionali arrestati (5)“Si è prestata la massima attenzione nei confronti della tematica della gestione dei fondi che le assemblee parlamentari delle Regioni, sia a Statuto speciale che non, destinano ai gruppi parlamentari”, così il Procuratore aggiunto dott. Gaetano Paci, che ha continuato: “La Regione Calabria si è dotata di una propria legge, la legge N. 15 del 2002, con la successiva N. 15 del 2008, che costituisce il termine di raffronto dentro il quale sono stati individuati i relativi parametri di reato di cui si sta parlando. Il tutto sempre considerando una ricerca giurisprudenziale notevole, affiancata dalle attività che hanno evidenziato il particolare ruolo dei capogruppo che avevano l’obbligo di assicurare la corretta gestione delle spese e di curare il rendiconto annuale, cosa che non è stata fatta. La Procura della Repubblica di Reggio ha ritenuto che tutti i fatti in questione integrino il reato di peculato”.

Tre soli i nomi trasmessi in conferenza, destinatari del provvedimento del sequestro preventivo: il vice presidente della Giunta regionale, Vincenzo Ciconte, l’assessore regionale Carlo Guccione, ed il presidente del Consiglio regionale, Antonio Scalzo.

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