Un’intesa attività di indagine, una ricerca giurisprudenziale minuziosa, hanno portato alle risultanze illustrate stamane in conferenza stampa nell’ambito dell’operazione Erga Omnes: un vero e proprio terremoto all’interno della Regione Calabria
E’ stato più volte sottolineato dai presenti l’unicum di forze dell’ordine che ha portato ai risultati oggi illustrati. Delle attività – si è trasmesso – svolte in maniera attenta, minuziosa, capillare, molto scrupolosa, veicolate unicamente ad accettare lo stato delle cose. E minuziosa è stata anche la ricerca giurisprudenziale su argomenti complessi di ordine, per l’appunto, giuridico.
“Un’attività – si è proseguito – che ha utilizzato la tecnica un po’ tipica della Guardia di Finanza della verifica fiscale, usata in un procedimento penale. A ciò si aggiungono ulteriori attività bancarie e di natura tecnica. Un incrocio di dati fatto in maniera certosina”.
Nell’ambito dell’inchiesta sono state individuate, e perciò ci si è mossi in tale direzione, tre diverse macro aree: la prima si rifà al controllo delle spese fatte derivante dalle finalità politiche del gruppo consiliare. In riferimento a ciò, si è tenuti a precisare il fatto che sono stati controllati tutti i gruppi, compreso il gruppo misto. Da questi controlli sono emersi l’utilizzo e lo spreco del denaro pubblico. La seconda macro area riguarda la spesa che è stata fatta due volte: non per niente, risultano stesse fatture pagate, per l’appunto, due volte. Nell’ambito dell’ultima macro area, è stata controllata l’entità degli importi elargiti e l’entità derivante dai conti correnti: mancavano all’appello cifre considerevoli. Il totale di tutte le somme controllate, poi – si è spiegato alla stampa – è stato sommato e ha portato ai 27 sequestri per equivalente (per l’ammontare della somma totale suddetta: circa 2.491.263,00 di euro).
Tre soli i nomi trasmessi in conferenza, destinatari del provvedimento del sequestro preventivo: il vice presidente della Giunta regionale, Vincenzo Ciconte, l’assessore regionale Carlo Guccione, ed il presidente del Consiglio regionale, Antonio Scalzo.