Presso la sede del comitato per la ricostruzione del centrodestra di Reggio Calabria, si è tenuto quest’oggi un incontro con la stampa sulla “mancanza di chiarezza e completezza delle informazioni e degli atti pubblicati sul sito Internet del Comune”
“La gestione del palazzo è lacunosa e scarsamente immediata”, ha affermato Alessandra Bordini, componente del suddetto comitato, in merito alla “disattenzione”, come è stata definita, che “si continua a manifestare nei confronti dei cittadini che nulla o molto poco leggono sul sito istituzionale dell’Ente”.
Con tali parole ci si è voluto riferire alla pubblicazione degli atti e delle informazioni utili sul sito web del Comune, pubblicazione che è ormai divenuta un obbligo, visto come servizio reso alla comunità.
“È facilmente constatabile – aggiunge Alessandra Bordini – che sul sito web del Comune, la sezione dedicata all’Albo on line pur essendo funzionante, risulta arzigogolata e carente di contenuti amministrativi. I provvedimenti licenziati dai settori amministrativi (le determinazioni dirigenziali) nonché quelli proposti ed approvati dagli organi di governo (le deliberazioni di giunta e di consiglio) devono essere, opelegis, tutti visionabili ed in modo integrale. Detta sezione purtroppo, riproduce in modo incompleto gli atti e, tranne qualche eccezione, in buona parte risultano monchi del testo/provvedimento ossia privi di elementi istruttori e riflettenti un cursus procedimentalizzato. Ciò per svariate aree tematiche e/o settori amministrativi”.
Ciò che si è voluto portare avanti, come si evince, è un appello diretto al sindaco Giuseppe Falcomatà, affinchè “vengano pubblicati sul sito web dell’Ente tutti gli atti amministrativi di volta in volta prodotti, siano essi di natura concessoria, autorizzatoria o provvedimenti relativi a contributi, sovvenzioni e sussidi con attribuzione di vantaggi economici in favore di persone fisiche ed enti privati, senza tralasciare, quindi, la pubblicazione degli elenchi dei beneficiari. Senza indugio quindi – parole di Mary Scambia – auspichiamo la qualità e la chiarezza delle informazioni on line di tutti i dati formati o trattati,affinché risultino integri cioè pubblicati in modalità tali da garantire che non possano presentarsi manipolazioni, contraffazioni ed omissioni”.
Un appello a cui si aggiunge l’intervento della soprannominata Alessandro Bordini, che invita anche lei il sindaco “a rispondere all’esigenza di trasparenza del comune, fatta divenire un cavallo di battaglia per Falcomatà. Ad oggi termina il primo semestre dell’anno 2015 – conclude Alessandra Bordini – chiediamo al sindaco che l’apparato provveda a pubblicare tutti i dati relativi a tale semestre in maniera integrale”.
“Si deve permettere ai cittadini di conoscere – afferma Maiolino – da ciò deriva l’etimologia del termine TRASPARENZA – Basta con il limitarsi ad inserire il titolo degli atti, ma si pubblichi il contenuto integrale, ovviamente con i dovuti limiti previsti”.
Legalità e trasparenza, i due temi all’ordine del giorno sono stati ripresi anche da Antonio Matalone, che ha aggiunto: “Su queste parole si è basato lo stile della campagna elettore di Falcomatà. Siamo in un territorio a forte rischio criminale, per cui il problema di trasparenza, soprattutto sul sito del Comune, è rilevante per i cittadini che devono avere chiare le scelte che la Giunta ed il Consiglio stanno prendendo. È importante che tutto questo venga pubblicizzato in maniera seria”.
“La casa di vetro esiste, il vetro anche, ma all’interno c’è ben poco – parole di Pino D’Ascoli – È nostra intenzione dare comunicazione ai cittadini di Reggio di come questa amministrazione non abbia mantenuto nemmeno una promessa fatta in campagna elettorale”. A ciò D’Ascoli aggiunge e rinnova la sua richiesta finalizzata alle dimissioni del consigliere Filippo Burrone, resosi protagonista di un infelice intervento su Facebook.
E a concludere il quadro voluto delineare stamane, Massimo Ripepi: “la sintesi di quest’amministrazione – ha detto – è che la stessa ha aperto le porte di Palazzo San Giorgio su ogni lato a dimostrazione della trasparenza che nella sostanza non c’è. È un’amministrazione inadeguata – chiosa Ripepi – la fotocopia dell’atteggiamento portato avanti dal PD nazionale, fatto solo di slogan”.