“Dopo molti anni ci siamo stancati – dichiara un commosso Salamone – l’impegno economico si è fatto sempre più gravoso, dunque abbiamo deciso di cedere la società. Volevamo che la squadra rimanesse a Terme Vigliatore, per tale motivo abbiamo rifiutato offerte, anche economicamente importanti, provenienti dal comprensorio. Abbiamo detto sì alla proposta dell’Asd perché vogliono investire sui giovani. La vecchia dirigenza non lascia debiti, i conti sono a posto. In 18 anni abbiamo ottenuto risultati che resteranno nella stoia della città di Terme Vigliatore. Personalmente adesso per me è giunto il momento di prendermi una pausa e di dedicarmi ancora di più alla vita politica del mio amato paese. Nelle prossime settimane – questo non lo nego – potrebbe concretizzarsi una situazione che mi porterebbe a ritornare ad assoporare il calcio a certi livelli (incarico in qualche società professionistica ndr).
Felici per l’operazione portata a termine, ma allo stesso tempo consapevoli delle difficoltà – così come dichiarato tramite una nota stampa – si sono mostrati i dirigenti della nuova società di Terme Vigliatore: “Ringraziamo innanzitutto il signor Carmelo Salamone, che insieme alla Avv. Carmelo Cicero ed al Dott.Francesco Stagno ha consentito questa operazione e che per molti anni, hanno evitato la scomparsa del “calcio” nel Comune di Terme Vigliatore riuscendo a far partecipare l’A.S.D. Ciappazzi per più stagioni ad un prestigioso campionato come quello di Promozione. Adesso, senza rinnegare nulla del passato, i nuovi soci, hanno deciso di “voltare pagina” iniziando, seppur a malincuore, con il cambio della denominazione sociale, ma, soprattutto con obiettivi diversi che vedranno un impegno principalmente nei riguardi del Settore Giovanile, come peraltro è stato negli anni passati per la Ciappazzi e, senza il quale, si ritiene impossibile poter costruire qualcosa di duraturo negli anni. Il campionato di Prima Categoria, che si spera di affrontare onorevolmente, sarà affrontato per la stragrande maggioranza con calciatori locali, prevalentemente giovani che dovranno soprattutto essere dotati di “spirito di appartenenza”.
Si è coscienti che trattandosi del classico “anno zero”, le difficoltà saranno tante e imprevedibili, ma si è altrettanto convinti che la passione, unita ad un programma serio e realistico, porterà a soddisfazioni enormi non solo per i nuovi soci, ai quali si spera se ne aggiungeranno altri in breve tempo, ma per l’intero nostro Comune“.