Sicilia, tumori alla mammella: è allarme rosso

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Il sistema sanitario non aiuta i pazienti del sud, costretti a migrare in maniera inaccettabile

Duecentomila malati. Ha un mesto record negativo la Sicilia in tema di tumori alla mammella, un record testimoniato dalle cifre emerse a livello nazionale, cifre che hanno spinto Salute Donna onlus e altre undici Associazioni di pazienti oncologici a presentare, nella giornata di oggi, un Documento programmatico per affrontare i nodi irrisolti del problema. Secondo gli esperti le differenze in ambito di assistenza sanitaria alimentano un fenomeno di migrazione che è inaccettabile nel paese. Non a caso in molti invocano una ricognizione più approfondita circa la qualità delle prestazioni, investendo sui percorsi strutturati di diagnosi e cura ed accelerando al contempo l’accesso ai farmaci innovativi. Lo dice a chiare lettere Vincenzo Adamo, direttore di Oncologia Medica al Papardo di Messina e presidente dell’Associazione Siciliana Sostegno Oncologico: “l’attuazione di azioni come quelle contenute nel Documento programmatico presentato oggi va nella direzione di favorire una presa in carico globale dei pazienti e dare così una risposta adeguata“. A questo punto si passa alla fase due, laddove bisognerà sensibilizzare i rappresentanti delle diverse realtà territoriali sollecitandone risposte.

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