Sicilia, tutti i risultati del secondo turno

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Il Pd arretra. Crocetta perde malamente in casa

Seggio elettorale – foto LaPresse

Quanti speravano nella Sicilia per la rinascita del Pd hanno visto le proprie attese sgretolarsi lentamente. Il centro-sinistra colleziona due brusche “scoppole” ad Enna e a Gela, dove Mirello Crisafulli ed Angelo Fasulo hanno lasciato spazio rispettivamente a Maurizio Antonello Di Pietro ed al pentastellato Domenico Messinese.

Immediata la gioia di Giancarlo Cancelleri, capogruppo all’Ars dei grillini. Commentando il trionfo nella città del Governatore, l’esponente a 5 Stelle ha parlato di un cambiamento epocale: “Saremo minoranza in Consiglio ma per noi è una sfida. A chi ci accusa di non sapere dialogare dimostreremo, proprio a Gela, che non è così perché saremo aperti a chi vorrà veramente il bene della città“.

Sulla stessa lunghezza d’onda Forza Italia, nella persona di Francesco Scoma. Questi ha messo nel mirino il presidente della Regione, evidenziando come la sconfitta del Megafono sia in realtà “un chiaro indice dello scarso gradimento del Governo“.

Seggio elettorale – foto LaPresse

Il centro-sinistra si consola vincendo a Bronte con Graziano Calanna, a Ispica con Lucio Muraglie ed a San Giovanni La Punta con Antonio Bellia.

A Licata trionfa Angelo Cambiano per il centro-destra.

Milazzo vede l’affermazione netta del piddino Giovanni Formica, col 62,17% dei voti, mentre a Barcellona Pozzo di Gotto Maria Teresa Collica lascia lo scranno a Roberto Materia, che vince il ballottaggio col 56% delle preferenze. Qui registriamo la gioia dei deputati regionali Nino Germanà (NCD), Beppe Picciolo e Marcello Greco (Pdr): “Quando si scelgono uomini capaci ed in grado di capire le esigenze dei territori, con progetti seri e fattibili, gli elettori non hanno mai dubbi. Il successo elettorale di Roberto Materia e Giovanni Formica è l’unica risposta possibile che si può dare all’astensionismo e all’antipolitica. Viva Barcellona Pozzo di Gotto, Viva Milazzo” hanno commentato festosamente i tre.

E se Crisafulli, come anticipato, si ferma malamente al 48,11% (e tanti saluti a chi vinceva col proporzionale, col maggioritario o col sorteggio), a Tremestieri Etneo prevale con uno scarto di poche decine di voti Santi Rando.

I Cinque Stelle, infine, espugnano Augusta con Maria Concetta Di Pietro: per lei ben il 75,06% delle preferenze.

Confermato a Ribera, nell’agrigentino, Carmelo Pace.

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