Acerbi torna a Reggio, ecco il volto più bello del calcio: e quante parole d’amore per la Reggina… [FOTO]

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E’ un esempio per i più giovani, un modello che ormai sempre più raramente il mondo del calcio riesce a presentare come credibile punto di riferimento. Francesco Acerbi s’è raccontato ieri sera a Reggio Calabria nella città in cui vuole chiudere la carriera dove la gente non l’ha mai dimenticato nell’evento organizzato da CalcioWeb e StrettoWeb per presentare il suo libro “Tutto Bene – La mia doppia vittoria sul Tumore” scritto a quattro mani con il giornalista Alberto Pucci

Francesco Acerbi presentazione libro (4)“Tutto Bene – La mia doppia vittoria sul Tumore”, sembra una fiaba a lieto fine. Ma la storia di Francesco non è ancora finita e vuole almeno la ciliegina sulla torta. “I miei sogni sono ancora tanti, ma preferisco tenerli per me. Vivo alla giornata, so che nella vita ti può succedere qualsiasi cosa in ogni istante, può cambiare tutto, è inutile fare programmi a lungo termine. Ho le idee chiare, ma finchè gioco a calcio la cosa più importante è divertirmi. E’ questo il messaggio più importante, è questa la mia realtà quotidiana. Il calcio è passione, tutti devono giocare per passione. I giovani che si approcciano al mondo del calcio devono avere passione“.

Francesco Acerbi presentazione libro (1)Francesco Acerbi si racconta nell’evento organizzato da CalcioWeb e StrettoWeb a Reggio Calabria, nella città in cui con la maglia della Reggina ha fatto il grande salto in serie A. Ha parlato ieri sera ad un pubblico di appassionati, tifosi e anche ai ragazzini del vivaio del club amaranto, che gli hanno potuto fare qualche domanda. Tra gli spettatori anche Daniel Leone, che sta combattendo dallo scorso autunno con un male terribile che però non l’ha abbattuto. Tra pochi giorni diventerà papà ed è pronto ad effettuare la preparazione per la prossima stagione con i compagni. Tante le parole d’amore di Acerbi per la Reggina: “quella stagione qui è stata fantastica, non me la dimenticherò mai. Per questo voglio chiudere la mia carriera nella Reggina, se possibile in serie A. Per me sarebbe un onore. E’ una società fantastica in una città meravigliosa che merita altri palcoscenici e spero riesca a mantenersi in piedi per poi risalire. Con Atzori quell’anno eravamo un grande gruppo, ancora brucia il gol di Rigoni al 90° a Novara. Ad inizio stagione nessuno ci dava una lira, poi abbiamo sorpreso tutti conquistando il cuore della gente. Qui ho lasciato amici e ricordi bellissimi, torno sempre quando posso“.

Francesco Acerbi presentazione libro (6)Durante la serata Francesco Acerbi non è riuscito a nascondere la commozione quando ha raccontato quant’è stato importante per lui il fratello Federico nei momenti più difficili della lotta alla malattia, dopo la recidiva durante la chemioterapia: “è stato terribile, soprattutto dopo le prime due sedute. Mi avevano detto che era devastante e così è stato. Federico è stato fondamentale, mi è sempre stato vicino, ha smesso con il calcio, ha smesso con la scuola, tutto solo per me. Ho una famiglia fantastica e ne vado orgoglioso. La prima diagnosi l’ho affrontata con molta forza, i medici mi hanno tranquillizzato, mi hanno operato e dopo pochi giorni sono tornato a giocare. Poi la recidiva, anche se più che altro mi ha fatto male la squalifica. Mi sono sentito umiliato, soprattutto per la mia famiglia, anche solo pensare che potevo essere considerato un drogato non mi dava pace, proprio io … Ma poi mi sono dovuto concentrare sulla malattia e per forza di cose mi sono dimenticato di quella squalifica che intanto era stata giustamente cancellata. Quando arrivano queste notizie tutto il resto passa in secondo piano. Ho ritrovato subito la passione per il calcio, pur capendo meglio quali sono le cose veramente importanti della vita. Di fronte a questi problemi non bisogna abbattersi ma continuare a lottare. Ho ricevuto tanti messaggi su Facebook, mi hanno aiutato molto, soprattutto quelli delle persone sconosciute. Ho voluto fare questo libro per aiutare chi combatte contro questi mali ma magari non ha la mia stessa forza e ha bisogno di incoraggiamento. Bisogna combattere, e si può riuscire a sconfiggere tutto. Inoltre il ricavato va alla ricerca contro il cancro. Spero nel mio piccolo di poter fare anche qualcosa per gli altri“.

francesco acerbi libro (8)Ha preso la parola anche Domenico Zito, l’allenatore della Reggina Allievi che quest’anno è stata ViceCampione d’Italia per la propria categoria, sconfitta soltanto dal Novara nella finale scudetto di Montepulciano: “quella di Francesco è una storia che mette i brividi, è un modello per tutti i nostri giovani. Al Sant’Agata c’è una struttura importante invidiata da tutti, ci sono oltre 200 ragazzi che vengono formati prima di tutto come uomini, poi come calciatori. Badiamo molto all’aspetto educativo, chi non ha almeno 6 a scuola non può giocare la domenica, e vi assicuro che quando non giocano perché non vanno bene a scuola, poi stanno per una settimana sui libri a studiare finché non prendono voti più alti per tornare a giocare. Francesco stasera ha detto parole stupende che devono essere da esempio a tutti coloro che si approcciano al mondo del calcio“.

In conclusione, l’intervento di Mimmo Praticò impegnato in questi giorni insieme al Presidente Lillo Foti nella difficile operazione di salvare la Reggina: “è un patrimonio della città che dobbiamo tutelare in ogni modo possibile, non sarà semplice, la strada è in salita e il tempo stringe. Intanto stasera avere qui Francesco è un onore, sentire le sue parole sulla Reggina può far capire ancora di più cosa significa questo club. Con la tua forza e la tua determinazione – ha detto Praticò ad Acerbi – potrai giocare almeno fino a 40 anni“.

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