Una riflessione a margine dell’incontro con Francesco Acerbi in occasione della presentazione del libro “Tutto bene”
Tra un’esplosione dirompente di colori dei fiori, i cui profumi la leggera brezza della sera diffonde nell’aria della suggestiva cornice di un Circolo del Tennis Rocco Polimeni come sempre accogliente e all’avanguardia nel cogliere i momenti importanti della vita sociale e culturale della città, Francesco Acerbi si è raccontato, nell’incontro presentato da Peppe Caridi, Direttore di Strettoweb, la testata che insieme a CalcioWeb ha organizzato l’evento. Racconta l’infanzia e i primi passi nel mondo del calcio con il rapporto conflittuale con il papà, che lo spinge, lo rimprovera, lo vuole campione.
Soffre questa alta pressione, il ragazzo, ma si impegna sempre di più, perché, nonostante tutto, vuole dimostrare a se stesso e al proprio genitore, di essere bravo. E ce la fa, eccome se ce la fa! Si racconta Francesco senza titubanze, con serena consapevolezza. Ricorda le diverse squadre nelle quali ha giocato, i compagni, gli allenatori. E racconta quando in occasione di un controllo di analisi di routine viene fuori il tumore. Ad un primo momento di sconcerto e incredulità, reagisce con forza e determinazione e decide di affrontare il problema con coraggio e pazientemente si sottopone a tutte le cure necessarie per vincere la malattia.
Torna, così, in campo più motivato e fa bene, fino a quando il tumore non si ripresenta e lo impegna in una dura partita, che Francesco vince ancora con l’aiuto dei suoi familiari, in particolare di Federico, il fratellino calciatore che per stargli vicino lascia temporaneamente sport e scuola, e degli amici, vicini e lontani. Racconta Francesco, quanto, nei momenti più duri, come per esempio quelli causati dalla chemio, sia efficace e significativa anche la frase di un amico sconosciuto magari attraverso i social. Vince Francesco, vince, torna in campo e gioca in Nazionale, dimostrando che quando si crede veramente in quello che si fa tutto è possibile. I nostri sogni camminano sulle nostre gambe, con le quali qualsiasi obiettivo è raggiungibile, nulla è impossibile.
Racconta, questo e tanto altro, Francesco anche nel suo libro “Tutto bene” e lo fa con la leggerezza del vero campione, senza enfasi, senza retorica, bensì con naturalezza, quasi fosse normale il tratto di strada che finora ha percorso. Tra gioie e dolori, riuscendo a cogliere gli aspetti positivi anche nelle difficoltà, Francesco Acerbi si pone come modello di sport e di vita per i ragazzi e anche per i meno giovani. Né vittima e neppure superuomo, Francesco si presenta a tutti così com’è, quasi nudo nella sua normalità, come se la sua vita fosse quasi scontata, e racconta con naturalezza avvenimenti, situazioni, problemi forti, trasmettendo empaticamente a chi ascolta un feedback di speranza. Da vero campione. Grazie.