Le dimissioni di Borsellino hanno fatto traballare ulteriormente le certezze dei lavoratori. Per questo la Cisl di Messina chiede adesso un’operazione-verità ed un intervento organico sulle sorti dell’Ospedale Piemonte
Preoccupa e non poco il caos del Governo Regionale anche a seguito delle dimissioni dell’assessore alla Salute Lucia Borsellino. “E come ogni volta, ogni nuovo assessore decide di fare il contrario di ciò che si è fatto precedentemente. È un po’ come la tela di Penelope”, commentano il segretario generale della Cisl Messina, Tonino Genovese e i segretari delle Federazioni del Pubblico Impiego e dei Medici Calogero Emanuele e Gianplacido De Luca.
L’allarme del sindacato deriva dalle voci sulla chiusura dell’Ospedale Piemonte per il quale continua a vigere soltanto confusione.
“Tutti abbiamo lavorato per salvare l’ospedale Piemonte con la mission storica, quella del presidio di emergenza urgenza con Pronto Soccorso e tutti i reparti connessi – ricordano Genovese, Emanuele e De Luca – purtroppo però si dimentica troppo spesso che il Piemonte serve un’utenza che va ben oltre i parametri previsti dalla legge Balduzzi sia in termini di popolazione-utenza sia in termini di attività, ampiamente provata in tutti i tavoli. Inoltre, rappresenta un presidio strategico per la sua centralità a Messina e per i paesi dell’hinterland grazie allo svincolo della tangenziale. Gli utenti, invece, al momento usufruiscono di una struttura ridimensionata nei servizi e nell’offerta”.
La Cisl chiede chiarezza al nuovo assessore Gucciardi e lo fa attraverso la richiesta di convocazione di un tavolo che metta insieme tutti gli attori coinvolti, in primo luogo il Presidente della Sesta Commissione dell’Ars, il Sindaco, il Direttore Generale dell’AOR Papardo-Piemonte, con la partecipazione di politici, movimenti e organizzazioni sindacali. “Questa storia va avanti da troppi anni”, si legge nella nota inviata dalla Cisl Messina al neo esponente della Giunta regionale.