Una realtà operava per conto del Comune, l’altra a San Fratello su mandato della Regione
Su mandato di Trotta e sotto il coordinamento della Dia di Messina, nel mese di febbraio in città è stato posto sotto osservazione speciale un cantiere che, per conto del Comune di Messina, si occupava della riqualificazione del traffico veicolare.
Sono state così controllate 7 persone, 9 imprese e 6 mezzi. Gli approfondimenti – dopo aver passato al setaccio la copiosa documentazione acquisita nel corso del controllo – hanno evidenziato tentativi di infiltrazione e/o condizionamento mafioso nella gestione dell’impresa attenzionata.
Oltre alle risultanze sulle frequentazioni, e sui precedenti di polizia di “interesse” che riguardano persone vicine all’impresa, è stata accertata fra l’altro la violazione del Protocollo di Legalità “Carlo Alberto Dalla Chiesa”, circostanza che ha consentito a questa ditta di avvalersi di fornitori e/o prestatori di servizi a loro volta non liberi da vicende giudiziarie.
A seguito degli accertamenti capillari svolti, è stata adottata dal Prefetto una Informazione Antimafia Interdittiva (ex art. 84 e 91 del D.Lgs. 159/2011).
Analoga sorte è toccata ad un’impresa di San Fratello che si occupava dei lavori di messa in sicurezza del territorio comunale su mandato della Regione Siciliana. I medesimi rilievi hanno portato risultati uguali investigativi e, di conseguenza, l’adozione di un’identica misura interdittiva.
I controlli effettuati rientrano nell’ambito delle più vaste attività svolte dal Gruppo Interforze, che nel primo semestre del 2015 ha analizzato la posizione di 136 persone giuridiche. Il bilancio complessivo è di 17 provvedimenti di diniego: 9 interdittive antimafia per richieste di certificazioni o erogazioni pubbliche; 7 rigetti di iscrizione alla “White List”; 1 comunicazione “ex art. 1 septies D.L. 629/82?.