Messina, piano rifiuti: la Cgil pungola Accorinti

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Il segretario del sindacato invoca un confronto sui programmi della Giunta

La Cgil incalza l’Amministrazione Accorinti sul tema dei rifiuti. Il doppio stop, alla discarica di Pace e all’assorbimento delle competenze da parte di Amam, deve spingere ad una riflessione. A sostenere questa tesi è il segretario Lillo Oceano. “Il progetto contenuto nel piano Aro, che già presentava molti punti interrogativi, senza l’impianto di Pace diventa semplicemente insostenibile e con esso perde di credibilità anche il piano economico posto a base della cosiddetta Nuova Amam, che dovrebbe occuparsi di servizi idrici e ciclo rifiuti ed eventualmente anche l’ipotesi di una nuova società multiservizi” afferma il sindacalista.

Sulla scorta delle riserve, espresse da più parti, circa lo stato delle finanze della partecipata addetta ai servizi idrici, Oceano fa presente le possibili ripercussioni di scelte sbagliate su oltre 600 lavoratori. “Pensiamo sia necessario fare nuovamente il punto e verificare, laicamente, se le ipotesi immaginate siano, alla luce delle difficoltà incontrate, ancora percorribili, oppure se non sia necessario correggere quel progetto con nuove e più idonee ipotesi”. In tal senso il segretario della Cgil sollecita l’Amministrazione ad un confronto immediato, sia sul progetto complessivo che sulle misure urgenti per garantire la continuità occupazionale: “Chiediamo di vagliare tutte le misure necessarie a garantire nell’immediato i lavoratori di ATO e Messinambiente, un confronto immediato, ampio e aperto per ricercare e condividere soluzioni capaci di assicurare servizi efficienti, garantire i lavoratori, ridurre i costi a carico dei cittadini”.

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