Messina, tante chiacchiere ma mancano gli atti: nessuna intesa con Roma per il secondo PalaGiustizia

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L’assessore competente, Sebastiano Pino, costretto alla retromarcia durante il question time: nessun atto è stato ratificato dal Governo. E adesso il secondo Palazzo di Giustizia sembra un miraggio per Messina

La storia del secondo PalaGiustizia rischia di diventare una saga interminabile: stamattina, infatti, nel corso del Consiglio Comunale, l’assessore Sebastiano Pino ha spiegato agli esponenti del consesso civico che, di là dalle generiche affermazioni, non esiste alcun atto che vincoli il Ministero a cedere al Municipio cittadino le aree dell’ex Ospedale militare. Sollecitato da Piero Adamo, eletto in quota Vento dello Stretto-FdI, l’esponente della Giunta ha dovuto così ingranare la retromarcia. E proprio Adamo, ricordando la contestuale soppressione possibile della Corte d’Appello, ha tirato le fila del ragionamento: esprimendo amarezza per l’operato dell’Amministrazione, questi ha evidenziato come non sia possibile governare la città soltanto a colpi di comunicati stampa.

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