La fiammata di domenica scorsa, proveniente dalla RAM, ha spaventato la cittadinanza. Il Comitato Mamme per la Vita si scaglia ora contro l’impianto e la politica aziendale
Due righe sul sito non bastano per placare l’ira dei cittadini di Milazzo. Il denso fumo nero che domenica scorsa è uscito dalla locale raffineria ha spaventato gli abitanti che ora attendono i dati dell’Arpa. Il Comitato Mamme per la Vita è voluto intervenire sulla vicenda, attaccando frontalmente la dirigenza della RAM. “Tutti noi, comuni cittadini, vorremmo sapere quante porcherie si sono depositate a terra e nei nostri polmoni in queste 24ore di emissioni di routine“, scrivono in una nota ufficiale inoltrata agli organi di stampa. “La nostra terra è devastata, il turismo muore così il mare e le campagne, mentre le istituzioni tutte continuano a non assumersi le proprie responsabilità nonostante i dati sulla mortalità, i ricoveri ospedalieri e l’incidenza dei tumori che si leggono nell’ultimo rapporto Sentieri. I nostri morti non sono entità astratte, essi hanno un nome e sono nostro fratello, nostra madre, nostro figlio, siamo noi. A gran voce dobbiamo pretendere la bonifica dei territori che non a caso sono stati dichiarati Area ad Alto Rischio di Crisi Ambientale, lo dobbiamo a noi e alle generazioni future. E’ finito il tempo di stare in silenzio a subire e seppellire morti” conclude il comunicato.