Reggina, è finita davvero. Lacrime al Sant’Agata

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Reggina, è finita: la squadra non si iscrive al prossimo campionato di Lega Pro

Purtroppo è la pura e cruda realtà, il 14 luglio sarà ricordato per un’altra data storica per i reggini. Dall’inizio della Rivolta del 1970 alla scomparsa della Reggina del 2015.
La Reggina non formalmente è fallita: giorno 17 nel Consiglio Federale verrà ratificata la non ammissibilità del club al campionato di Lega Pro. Tutto è subordinato successivamente al 25 agosto quando ci sarà l’istanza di fallimento richiesta da Unicredit. A questo punto aprire nuovi scenari sulla Reggina ci sembra molto azzardato, anche perchè sotto l’aspetto tecnico tutti i calciatori sono liberi di accasarsi dove vogliono mentre quelli che devono avere dei soldi si possono affidare al fondo di garanzia che li risarcirà molto parzialmente nei prossimi anni. Invece gli ex tesserati dell’incentivo all’esodo perderanno tutti i loro soldi, senza possibilità di altri appelli. E’ troppo presto per parlare di possibili deroghe per una nuova società che sulle ceneri di questa Reggina possa ripartire dalla serie D, altrimenti il rischio è di dover giocare in Eccellenza o ancora peggio la fine del calcio a Reggio. Intanto nei volti dei dipendenti del Centro Sportivo Sant’Agata non mancano le lacrime. Proprio quando stava per aprirsi uno spiraglio, un imprenditore che faceva parte del gruppo s’è fatto da parte compromettendo l’operazione di salvataggio.

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