Reggina, il punto della situazione per un’iscrizione sempre più difficile
Corsa contro il tempo per reperire il denaro utile quantomeno a sopravvivere, cioè iscrivere la squadra al prossimo campionato di Lega Pro completando la domanda inoltrata lo scorso 30 giugno ed evitando il baratro del fallimento già capitato in questa stagione a Parma, Monza, Barletta e Grosseto. Una lista che inevitabilmente si allungherà nelle prossime settimane. L’obiettivo della Reggina è quello di evitare di farne parte, come già accaduto in extremis lo scorso anno quando a fallire furono Siena, Padova e Viareggio, e la Reggina evitò il pericolo soltanto per una fideiussione fatta direttamente da Foti in persona l’ultima notte utile.
Oggi è tutto più difficile: mentre la pista di Nick Scali sembra – a scanso di clamorosi ripensamenti – ormai definitivamente chiusa, le speranze sono appese al lavoro di Lillo Foti e Mimmo Praticò che stanno cercando di raccogliere in città e in provincia un gruppo di operatori in grado di dare nuova linfa alla società amaranto, sulla falsariga di quanto accaduto nel 1986.
Purtroppo però al momento questo lavoro non ha portato i frutti sperati, e il tempo stringe: c’è poco più di una settimana per compiere una missione che oggi sembra un’impresa. In Calabria è difficile individuare soggetti come i vari Barilla o Parmalat che a Parma sono intervenuti per investire nel calcio.
Alla Reggina serviranno più di un milione di euro per saldare i conti con i tesserati e farsi carico della fideiussione bancaria di 400 mila euro per normalizzare la sua posizione ed essere iscritta al campionato. Sul fronte calciomercato al momento solo voci ma nulla di concreto sulle operazioni in uscita che potrebbero dare una boccata d’ossigeno al club. Per Rizzo rientrato dal prestito di Perugia e per Viola appetito dal Foggia bisognerà attendere metà luglio quando si compileranno in modo definitivo i format dei campionati. Sul fronte degli stipendi arretrati (da gennaio a giugno 2015), qualcuno ha accettato la proposta della società che ha chiesto ai calciatori di dimezzarsi le spettanze, mentre altri come Louzada già con uno stipendio ai minimi sindacali pretendono gli arretrati da gennaio a giugno senza sconti. Ricordiamo che per essere iscritti serviranno le liberatorie di tutti i tesserati.