Reggio, nuovo Corso di Laurea magistrale in Economia alla “Mediterranea”: “una formazione pluridisciplinare che guarda al territorio e all’internazionalizzazione” [FOTO]

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È stato presentato stamane il nuovo Corso di Laurea magistrale in Economia, che dal prossimo anno si integrerà con l’offerta formativa dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Previste lezioni in aula per il 50% in lingua inglese, attività laboratoriali, di tirocinio e seminariali

Grande novità all’Università Mediterranea di Reggio Calabria: dal prossimo anno accademico, 2015/2016, l’offerta formativa si arricchirà ulteriormente, con l’introduzione di un nuovo Corso di Laurea Magistrale in classe LM-56 in Economia, finora mancante presso l’Ateneo.  E proprio tale mancanza probabilmente ha causato l’emigrazione di molti studenti, che consci del fatto di non poter continuare gli studi presso l’Università Mediterranea decidevano di spostarsi altrove.

Su questa considerazione ci si è soffermati stamane nel corso della conferenza stampa indetta per presentare il nuovo Corso di Laurea. A riunirsi, tra gli altri, presso il nuovo salone degli organi collegiali del Rettorato, il direttore generale Santo Marcello Zimbone ed i professori Massimiliano Ferrara, prorettore alla comunicazione, Attilio Gorassini, direttore del Dipartimento di Giurisprudenza ed Economia dell’Università Mediterranea, Francesco Manganaro, vice prorettore, e Carmelo R. Fichera, prorettore alla didattica, nonché coordinatore del presidio della qualità dell’Ateneo:

“Finalmente si introduce questo corso – ha esordito il professore Santo Marcello Zimbone –  e dico finalmente perché è un corso verso il quale l’Ateneo ha mostrato attenzione negli ultimi anni, e ha lottato affinché si creasse. Siamo contenti del risultato raggiunto – prosegue Zimbonein quanto darà la possibilità ai nostri laureati di primo livello di proseguire gli studi senza spostarsi in altre sedi. In questo momento la domanda di secondo livello nel settore dell’economia rimane solida; inoltre, il corso rappresenta una novità, che integra l’offerta anche dell’area dello Stretto. La proposta di introdurre tale corso, infatti, è stata accolta favorevolmente dagli altri Atenei, con i quali oggi più che mai diviene sempre più complesso integrare le offerte formative, considerate le norme poste dal Ministero anche dal punto di vista economico-finanziario; la nostra Università, fortunatamente, nel corso degli anni si è garantita una posizione solida sotto questo punto di vista, peculiarità che il Ministero prende in seria considerazione”.

Una proposta, dunque, quella di inserire il nuovo Corso di Laurea magistrale in Economia, accolta benevolmente da tutte le parti, prima fra tutte dall’Anvur (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca), che ha approvato il corso senza alcuna osservazione. Un riconoscimento importante, dunque, che va ad aggiungersi alle altre novità che l’Università Mediterranea si prospetta di presentare e mettere al servizio degli studenti; tra queste, alcune riguardano ancora una volta l’offerta formativa, che con la specialistica in Economia arriva a vantare 18 corsi di studio. Inoltre, verranno presto introdotti – come si è trasmesso stamane – degli incentivi per gli studenti stranieri che vogliono venire studiare a Reggio; sono anche in corso altre misure di tutoraggio, che però richiedono un’organizzazione complessa.

Ma ritornando al nuovo Corso di Laurea magistrale in Economia, un aspetto fondamentale è costituito dall’offerta didattica in inglese: il 50% delle attività formative si svolgerà nella lingua della comunità scientifica moderna. Una solida base portante per la formazione di economisti su standard europei ed internazionali.

Carmelo R. Fichera si è espresso proprio su quest’ultimo aspetto: “l’internazionalizzazione – ha dichiarato –  è un punto cardine del corso, che permette il superamento della barriera localistica, e di proiettarsi a livello internazionale. Già oggi tenere un Corso di Laurea al 50% in lingua inglese ci potrà permettere di proiettarci verso l’esterno. Per quanto riguarda le cosiddette ‘ulteriori attività formative’ – continua il professore Ficheramolto spesso non vengono prese in considerazione dalle strutture universitarie, ma si deve dire che queste giocano un ruolo fondamentale, anche perché si legano al terzo pilastro dell’Università, che è il rapporto con il territorio. Affiancate a tali attività, abbiamo anche altre laboratoriali molto specifiche. L’Anvur e la stessa Europa – conclude il professore Carmelo R. Fichera –  ci chiedono di lavorare in qualità. Se da un lato facciamo cultura, dall’altro dobbiamo farci in un certo senso azienda: questo è un obiettivo strategico per raggiungere a medio termine un livello di qualità che possa consentire all’Ateneo di ottenere una certificazione”.

Qualità: questa è la parola d’ordine. Il laureato magistrale in Economia acquisirà, infatti, una conoscenza avanzata in economia teorica ed applicata e nell’analisi dei comportamenti e delle decisioni economiche individuali e collettive, la padronanza dei metodi quantitativi avanzati per l’analisi e l’interpretazione dei fenomeni economici, i fondamenti dell’economia del benessere e delle scelte pubbliche, la conoscenza dei modelli alternativi di impresa e di corporate governance, la conoscenza della dimensione storica, istituzionale ed etica dei sistemi economici e gli elementi fondamentali delle discipline giuridiche rivolte alla regolazione dei mercati e delle forme di organizzazione economica.

Attività in aula, integrate con quelle didattico-laboratoriali, già presenti all’interno del DiGiEc, tese a specializzare gli studenti in una delle seguenti tre aree: (auto)-imprenditorialità e start-up; economia e management dei beni archeologici, culturali, turistici ed ambientali: analisi e studio della fenomenologia criminale, dei suoi risvolti economici e della gestione e riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata.

“Constatiamo che molti Corsi di Laurea ad oggi vengono chiusi per le più svariate ragioni – aggiunge il vice prorettore, professor Francesco Manganaro  Il fatto di inaugurare un nuovo Corso è un evento straordinario. L’anno scorso ne abbiamo istituito un altro per il Dipartimento di Agraria. Due Corsi di Laurea in due anni, dunque, con un’offerta formativa totalmente approvata dal Ministero e dall’Anvur in un momento particolarmente difficile per il sistema universitario nazionale. Molti studenti prima non si iscrivevano alla triennale in Economia perché sapevano di doversi poi spostare; per questo, presumibilmente,  si era registrato un calo nel numero delle registrazioni. Vedremo – conclude Manganaro  se l’istituzione della specialistica potrà costituire un traino per la triennale. Viene aperto in Calabria solo questo corso, con il consenso del Comitato dei rettori: si rappresenta un progetto culturale di ampio respiro, in cui il Dipartimento di Giurisprudenza ed Economia vuole mettere insieme un’ analisi economica del diritto e un’economia che guarda agli aspetti giuridici”.

Si offre, in definitiva, una formazione pluridisciplinare nelle aree aziendalistica, economica e giuridica, orientata alle competenze in ruoli chiave delle amministrazioni pubbliche, avendo presente il peculiare statuto di città metropolitana di Reggio Calabria.

Il percorso di studio prevede il raggiungimento di 120 CFU nell’arco dei 2 anni accademici; di questi, 98 CFU da ottenere tramite il superamento di 10 esami, 10 CFU da acquisire tramite le attività laboratoriali, 2 CFU attraverso la partecipazione al tirocinio formativo, ed infine 16 CFU da conseguire tramite la preparazione dell’elaborato di tesi.

“Il corso biennale è un traguardo importante – afferma il professore Attilio Gorassini, direttore del Dipartimento di Giurisprudenza ed Economia – si allarga, in questo modo, la possibilità di una conoscenza culturale diversificata che si adegui al tipo di mondo verso cui stiamo andando. L’offerta formativa diversificata deve essere una caratteristica su cui l’Ateneo è tenuto a puntare, considerando sempre la capacità forte del calabrese di far fronte ad un incrocio di saperi, peculiarità importante della Magna Grecia”.

E a queste parole si aggiungono quelle finali del professore Massimiliano Ferrara: “Il Corso di Laurea in Economia – chiosa –  va a colmare un gap formativo che abbiamo tentato di cogliere. Dopo la Conferenza di Lisbona del 2000, uno degli obiettivi principali individuati era quello di migliorare l’occupabilità dei soggetti formati; il Corso che stiamo presentando si presta a formare le figure di economista d’azienda, economista occupato, ed economista dell’internazionalizzazione e dello sviluppo. Oltre ai tre laboratori istituiti (suddetti),  esiste anche un Osservatorio d’Ateneo, coordinato dal professore Manganaro, sull’attività degli Enti locali. All’interno dell’offerta formativa, inoltre, sono presenti tematiche esistenti nell’agenda politica non solo nazionale ed internazionale,  ma anche collegate al nostro territorio: siamo stati bravi ad intercettare questa esigenza”.

Attività d’aula almeno al 50% in lingua inglese; attività seminariali alla presenza di grandi nomi, aperte alla cittadinanza e soprattutto agli studenti; attività laboratoriali in cui si potranno realizzare progetti concreti; attività di tirocinio. Tutto questo fa parte del nuovo Corso di Laurea magistrale in Economia quest’oggi presentato.

 

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